Roma, 14 nov. (askanews) – Camminare con Ignazio di Loyola nei luoghi dove ha vissuto, entrare nelle Camerette dove ha pregato, seguire i suoi passi nei pellegrinaggi che ha fatto a Roma, fare con lui e gli altri suoi compagni con i quali ha poi fondato la Compagnia di Gesù, il pellegrinaggio alle 7 Chiese, o camminare ad esempio, dalla Cappella della Visione de la Storta (dove il santo ebbe un’esperienza mistica) alla Chiesa del Gesù, per farsi guidare, passo dopo passo, anche nei pellegrinaggi giubilari da un maestro del discernimento come lui, non solo nei luoghi della città che lo raccontano ma anche e soprattutto in soste spirituali di cammino interiore, preghiera e meditazione.
E’ centrato sul tema di sant’Ignazio pellegrino, e sul suo pellegrinare nei luoghi della Chiesa di Roma ponendo la sua speranza nella persona di Gesù, il progetto “Sant’ Ignazio di Loyola Pellegrino di Speranza”, che parte a Roma il prossimo 16 Novembre e che si svilupperà lungo tutto l’anno giubilare per accompagnare i pellegrini giubilari sui luoghi ignaziani a pregare e meditare nella città dei Santi Pietro e Paolo.
Ideato e curato da Itinerari Ignaziani del Centro Ignaziano di Spiritualità della Compagnia di Gesù (Provincia Euro-Mediterranea) e realizzato con il contributo di Fondazione Roma e con il patrocinio Dicasteri per l’Evangelizzazione e per la Cultura e l’Educazione, il programma inaugura il settimo ciclo dei percorsi Ignaziani e prevede, tra gli altri appuntamenti, sei itinerari sulle orme del santo, due pellegrinaggi giubilari e una serie di attività mirate ad implementare i momenti di preghiera, i percorsi di fede giubilari e la riscoperta e valorizzazione in modo permanente dei luoghi di sant’Ignazio a Roma.
Ignazio di Loyola che nella sua autobiografia si autodefinisce “pellegrino”, percorse solo, a piedi, e in povertà, gran parte dell’Europa, desiderando assimilare la sua persona a quella di Gesù. Giunse a Roma due volte. La prima nel 1523 solo per pochi giorni. La seconda volta fu nel novembre del 1537. Provenendo dal Veneto arrivò a Roma con la via francigena e, proprio nell’ultima tappa prima di Roma ebbe una importante visione – visione di La Storta – che sarà successivamente compresa come invito a restare a Roma e dare vita alla Compagnia di Gesù. Ignazio restò a Roma fino alla sua morte nel 1556 e si stabilì definitivamente vicino a palazzo Venezia una delle sedi di Papa Paolo III, presso la casa attigua alla chiesa di Santa Maria della strada, poi trasformata nella chiesa del SS. Nome di Gesù, dove oggi riposano le sue spoglie.
“In questo tempo in cui Papa Francesco invita tutta la Chiesa ad avviare processi sinodali attraverso il discernimento spirituale comunitario – spiega Francesca Giani, architetto, coordinatrice di Itinerari Ignaziani – i luoghi ignaziani a Roma possono diventare un mezzo di formazione e luogo di preghiera significativo, in quanto raccontano dell’esperienza di discernimento comunitario dei primi Padri Gesuiti che rimane punto di riferimento e segno di speranza anche per i pellegrini del Giubileo 2025. In questa edizione visiteremo e mediteremo nei luoghi dei santi martiri, primi testimoni della fede, dove Ignazio e i padri Gesuiti hanno creato luoghi di formazione.” Si parte sabato 16 Novembre con l’itinerario, “Ignazio pellegrino e il Giubileo”, che ruota attorno alla struttura del primo nucleo originario dell’Ospedale Santa Maria della Pietà che risale alla metà del XVI secolo.
In occasione del Giubileo del 1550, il sacerdote Ferrante Ruiz, Angelo Bruno e il figlio Diego con Sant’Ignazio di Loyola si adoperarono per l’accoglienza dei pellegrini del Giubileo, in una struttura che da ostello per pellegrini poi si trasformò nel primo nucleo dell’ospedale dei “poveri pazzerelli” che divenne l’ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà. La prima sede fu l’ospizio per le vergini di Santa Caterina dei Funari, per poi passare alla chiesa di santa Maria della Pietà oggi chiesa dei Bergamaschi in piazza Colonna. Da qui si giungerà poi alle Camerette di sant’Ignazio presso la Chiesa del Gesù. Sino a Maggio sono in programma altri cinque itinerari tematici legati a Ignazio Pellegrino di Speranza. Tra questi, il 14 dicembre alla basilica di San Pietro, seguendo Ignazio nei suoi numerosi pellegrinaggi alla tomba dell’Apostolo degli Apostoli, e il 25 Gennaio alla basilica di san Paolo fuori le mura dove i Padri Fondatori gesuiti fecero i voti solenni alla Compagnia di Gesù.
Ogni appuntamento prevede una spiegazione storico artistica, un rimando alle fonti sul cammino di Ignazio e sulla rilevanza di quel luogo nella sua vita e un momento di preghiera, e meditazione ignaziana, in silenzio. Oltre agli itinerari sono in programma altre attività, tra cui due pellegrinaggi giubilari, alle 7 Chiese e da La Storta alla Chiesa del Gesù, e la disponibilità ad organizzare pellegrinaggi per gruppi già costituiti. Il progetto è destinato infatti ad accompagnare nei luoghi ignaziani i pellegrini giubilari in visita a Roma, provenienti da tutto il mondo. L’iniziativa risponde ai desideri di chi è interessato non solo a una visita culturale, ma è disponibile a pregare con Sant’Ignazio.