Roma, 14 nov. (askanews) – Una produzione stimata di 144 milioni di ettolitri (Mhl) di vino e mosto per il 2024, in calo di quasi il 3% rispetto all’anno precedente e del 10% al di sotto della media quinquennale. Un calo che secondo il Copa e la Cogeca, i sindacati degli agricoltori e delle cooperative agricole europee, “riflette le sfide in corso che il settore deve affrontare, in particolare in termini di condizioni climatiche avverse”.
In testa l’Italia con una stima di 41 Mhl, superando il principale produttore dell’anno scorso. Seguita dalla Spagna che si assicura il secondo posto con un notevole aumento del 18% della produzione, per un totale di 38,1 Mhl e dalla Franciache scende al terzo posto con un significativo calo del 22% della produzione, per un totale di 37,4 Mhl.
La stagione 2024, riassume il Copa Cogeca, è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche imprevedibili e dagli effetti persistenti delle recenti siccità, che hanno portato a raccolti incoerenti in tutte le regioni. Mentre il monitoraggio costante e il lavoro sul campo hanno contribuito a gestire la salute delle piante, le diffuse malattie delle piante sono state un problema minore rispetto al 2023. La scarsità d’acqua ha avuto un impatto particolare sulle regioni meridionali, causando raccolti anticipati in molte aree. Inoltre, l’inflazione e l’aumento dei costi della filiera hanno aumentato significativamente le spese di produzione.
Luca Rigotti, presidente del gruppo di lavoro sul vino della Copa-Cogeca, commenta: “i dati sulla produzione di quest’anno non fanno che confermare la tendenza del mercato. Il mercato europeo del vino sta attraversando un periodo difficile e complesso, con costi di produzione elevati e dinamiche internazionali che influenzano il mercato. Tuttavia, resto ottimista sulla resilienza e l’imprenditorialità dei nostri agricoltori”.