L’arte del restauro italiano: la “Maddalena in estasi” di Caravaggio in mostra a Pechino – askanews.it

L’arte del restauro italiano: la “Maddalena in estasi” di Caravaggio in mostra a Pechino

Si celebra la grande tradizione italiana nel campo del restauro
Nov 13, 2024
Roma, 13 nov. – L’8 novembre 2024, l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Cina, inaugura un’importante mostra dedicata all’arte italiana del restauro, con al centro la celebre opera Maddalena in estasi di Caravaggio. Dopo essere stata esposta a Ulaanbaatar, in Mongolia, e successivamente a Chengdu, in Cina, l’opera giunge ora nella capitale cinese, Pechino. L’esposizione, allestita presso il prestigioso Museo Nazionale della Cina in Piazza Tiananmen, sarà visitabile fino a marzo 2025. Ad anticipare l’inaugurazione, il 7 novembre si terrà presso il Museo un seminario con la partecipazione della rinomata restauratrice Cinzia Pasquali, che illustrerà al pubblico cinese le tecniche avanzate e il patrimonio scientifico del restauro italiano utilizzato per riportare in vita l’opera di Caravaggio, fulcro di questa importante esposizione.

La mostra celebra la grande tradizione italiana nel campo del restauro e delle tecnologie diagnostiche applicate all’arte, mettendo al centro “Maddalena in estasi” (c. 1610) di Michelangelo Merisi da Caravaggio, capolavoro di straordinaria intensità emotiva. L’opera, restaurata dalla restauratrice Cinzia Pasquali, e studiata grazie alle più avanzate tecnologie italiane, rappresenta non solo un trionfo artistico, ma anche il culmine dell’innovazione e della perizia tecnica che caratterizzano l’Italia nel mondo della conservazione del patrimonio culturale.

Accanto a questo capolavoro, la mostra presenta una straordinaria innovazione digitale: una riproduzione interattiva dell’opera di Artemisia Gentileschi, La Maddalena penitente, che sfrutta le tecnologie più avanzate per svelare ogni dettaglio e sfumatura con una precisione ineguagliabile. Grazie all’amalgamazione di migliaia di immagini ad altissima risoluzione, è possibile creare una replica digitale che non solo offre un’esperienza immersiva unica, ma garantisce anche un controllo continuo sull’autenticità e sullo stato di conservazione dell’opera nel tempo. Questa sinergia tra tecnologie digitali e metodi tradizionali di restauro assicura che capolavori come quelli di Caravaggio e Artemisia Gentileschi possano essere ammirati nella loro completa bellezza, mantenendosi intatti per le generazioni future.

Il pubblico potrà fruire inoltre di un’esperienza di realtà virtuale, curata dalla società italiana Way Experience, già nota per il suo contributo alla mostra “Viaggio di Conoscenze. Il Milione di Marco Polo tra Oriente e Occidente”, in corso al Museo Millennium di Pechino fino alla fine di novembre. Questa nuova esperienza immersiva permette di addentrarsi nella vita di Caravaggio, esplorando i luoghi e gli eventi che hanno influenzato la sua arte. La narrazione, organizzata come un lungo flashback, è condotta in prima persona dall’artista stesso, che rivive ricordi e momenti di grande intensità. Il contenuto, è narrato in prima persona dall’artista, attraverso ricordi vividi e intensi. L’esperienza è arricchita da due esclusive: una “wunderkammer” immersiva delle opere di Caravaggio esposte alla Galleria Borghese e il collegamento con il film “L’ombra di Caravaggio”, che include brevi scene e i brani della colonna sonora.

Caravaggio VR Experience è una produzione WAY Experience e Goldenart Production, in partnership con Wellsee, con il sostegno di Galleria Borghese.L’azienda Valvitalia S.p.a. è sponsor unico del contenuto VR.

Una terza sezione descrive il restauro di alcune opere iconiche, calligrafie e dipinti, conservati e restaurati dal Museo Nazionale della Cina; tra queste anche un quadro del celebre gesuita, pittore e architetto italiano, Giuseppe Castiglione.

È infine prevista una sezione dedicata a descrivere e valorizzare i rapporti culturali tra Italia e Cina; in particolare lo scambio di mostre tra istituzioni museali italiane e il Museo Nazionale della Cina e la pluridecennale cooperazione nel campo del restauro e conservazione dei beni culturali.