Roma, 13 nov. (askanews) – “Occorre proteggere l’ambiente, con un approccio che sia non ideologico ma pragmatico o saremo lontani dalla via del successo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Cop29 di Baku.
“Raggiungere un valido compromesso – ha sottolineato – richiede la condivisione delle responsabilità, il superamento delle divisioni tra le nazioni sviluppate e le economie emergenti e in via di sviluppo. L’Italia intende continuare a fare la propria parte. Stiamo già assegnando all’Africa gran parte del budget di oltre quattro miliardi di euro del nostro Fondo per il clima, e continueremo a sostenere iniziative come il Fondo verde per il clima e il Fondo per le perdite e i danni, nonché a continuare promuovere il coinvolgimento delle Banche Multilaterali di Sviluppo”.
Per Meloni è “prioritario” che “la decarbonizzazione tenga conto della sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali. Dobbiamo proteggere la natura avendo al centro l’uomo. Un approccio troppo ideologico e poco pragmatico su questo tema rischia di portarci fuori dalla strada del successo. La neutralità tecnologica è l’approccio giusto, poiché attualmente non esiste un’unica alternativa alla fornitura di combustibili fossili. Dobbiamo avere una prospettiva globale realistica. La popolazione mondiale raggiungerà gli 8,5 miliardi entro il 2030 e il Pil globale raddoppierà nel prossimo decennio. Ciò aumenterà il consumo di energia, considerando anche la crescente domanda di sviluppo dell’intelligenza artificiale. Abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per favorire il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie disponibili. Non solo rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, la fusione nucleare che potrebbe produrre energia pulita, sicura e senza limiti. L’Italia è in prima linea sulla fusione nucleare”. Per questo, ha ricordato, “nel quadro della nostra Presidenza del G7, abbiamo organizzato il primo incontro del World Fusion Energy Group, sponsorizzato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Intendiamo rilanciare questa tecnologia che potrebbe rappresentare un punto di svolta in quanto può trasformare l’energia da un’arma geopolitica in una risorsa ampiamente accessibile”.