Vicenza, 9 nov. (askanews) – La 165ª indagine congiunturale di Confindustria Vicenza, riguardante il terzo trimestre 2024, mette in luce un quadro preoccupante dell’industria manifatturiera vicentina la quale, essendo caratterizzata da una grande varietà di settori e da una strettissima interconnessione con le filiere internazionali (Vicenza è la prima provincia d’Italia per export pro-capite), anticipa spesso i trend nazionali.
Il settore manifatturiero vicentino prosegue, infatti, la sua fase di debolezza, segnando un calo della produzione industriale del 4% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Una contrazione della produzione che prosegue ininterrotta dal secondo trimestre 2023, raggiungendo il record negativo di sei trimestri consecutivi di calo, toccato precedentemente solo in occasione della crisi del 2012 (quando la produzione fece segnare numeri negativi per tutto l’anno e poi per il primo semestre del 2013).
Laura Dalla Vecchia, Presidente di Confindustria Vicenza ha sottolineato: “Questo peggioramento continuo dimostra quanto il nostro sistema produttivo stia soffrendo, tanto è vero che nei primi 9 mesi del 2023 abbiamo tante richieste di cassa integrazione quante quelle di tutto il 2023. Bisogna stare molto attenti a bearsi dei record di occupazione, perché rischiano di essere specchietti per le allodole. Dal 2021, vengono conteggiati come occupati anche coloro che sono in cassa integrazione da meno di tre mesi e questo, da una parte falsa ogni confronto con i dati precedenti; dall’altra rischia di dare l’impressione che tutto vada bene e di non dover intervenire quando invece, come in questo caso, i segnali di un potenziale calo dell’occupazione ci sono tutti, purtroppo.