Roma, 8 nov. (askanews) – “Non c’è peggior colpevole dell’indifferenza. Fa male pensare a quella madre, a quella donna, od oppure a quegli uomini che hanno vissuto questo dolore”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, nel corso del suo intervento al ‘Salone della Giustizia’ nel dibattito riguardo “Lo stupro di guerra”. “Bisogna comprendere che tutto quanto vediamo e che sembra lontano, domani potremmo trovarlo accanto a noi – ha continuato – E’ la posizione che il nostro Paese ha assunto riguardo alla guerra in Ucraina, perché stiamo difendendo anche noi stessi. Mi piacerebbe che di questo tema – ha detto ancora Ferro – se ne parlasse nelle scuole, fosse dibattito nelle università, diventasse un patrimonio comune di consapevolezza”.
Il sottosegretario ha poi spiegato: “Quando parliamo di stupro ci riferiamo a prostituzione, gravidanze forzate, aborti imposti, matrimoni obbligati, sterilizzazioni. Gli effetti di una guerra determinano che il campo di battaglia diventi sempre di più il corpo di una donna. Bisogna mettere in campo, e spero che l’Italia apra la pista, per una sensibilizzazione. Pensiamo a quanto avviene in Siria, allo Yemen, ad Haiti, a quanto avviene in Congo con le donne che vengono utilizzate per la tratta di esseri umani”.