Napoli, 8 nov. (askanews) – “La vertenza sul contratto ha ormai acquisito un carattere di emergenza e di rilevanza nazionale. Non sono in ballo solo le condizioni economiche dei lavoratori, ma anche gli aspetti relativi alla sicurezza, che potrebbero e dovrebbero essere migliorati all’interno di questo accordo”. Così il segretario generale della Fit Cisl Campania, Antonio Meledandri, intervenendo sullo sciopero generale del trasporto pubblico locale.
“La mancata sottoscrizione del rinnovo contrattuale del Tpl – ha sottolineato Meledandri – sta progressivamente erodendo il potere d’acquisto degli oltre 100mila lavoratori del settore. Ricordo che negli ultimi 20 anni si sono firmati appena tre rinnovi di contratto in questo settore, rispetto ai sei previsti. Il rinnovo consentirebbe di intervenire anche su alcuni aspetti normativi che contribuirebbero a garantire una maggiore sicurezza dei lavoratori, alla luce degli ultimi fatti accaduti accaduti anche in Campania, come le aggressioni al personale in servizio. Sono stati sottoscritti protocolli con il Mit e la Conferenza Stato-Regioni, proprio per porre all’attenzione questo problema, ma occorre fare di più”. “Un altro aspetto importante – ha concluso Meledandri – in un momento storico in cui le risorse pubbliche scarseggiano, è la razionalizzazione delle stesse. In Italia ci sono circa 900 aziende del Tpl. Un dato in netta discontinuità gli standard europei, dove la media è di 5-6 aziende”.