Fieracavalli, Zaia: siamo il più grande centro ippico mondo – askanews.it

Fieracavalli, Zaia: siamo il più grande centro ippico mondo

Inaugurata 126 edizione di Verona
Nov 7, 2024
Verona, 7 nov. (askanews) – “Verona oggi si riconferma il più grande centro ippico del mondo ospitando la 126^ edizione di Fieracavalli, affermando, altresì, il Veneto come destinazione privilegiata per il turismo equestre grazie alle sue ippovie e a un settore equestre in forte espansione. Con oltre 23.000 cavalli e 31.258 equidi totali, la regione si colloca tra le prime in Italia per numero di animali e strutture dedicate, attestandosi come punto di riferimento per appassionati, sportivi e turisti che vogliono vivere il territorio da una prospettiva unica”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha salutato l’apertura della prestigiosa rassegna in programma a Veronafiere dal 7 al 10 novembre, che si presenta quest’anno con un’immagine rinnovata, un importante palinsesto di competizioni sportive e spettacoli, il meglio del comparto allevatoriale e spazi pensati per raccontare il turismo rurale e l’equitazione etica e consapevole. Al taglio del nastro nello stand della Regione del Veneto, il Presidente, assieme al Ministro Lollobrigida, ai rappresentanti della Giunta e del Consiglio regionale, ha rimarcato il ruolo centrale del polo fieristico veronese come punto di incontro tra domanda e offerta per valorizzare il settore equestre e promuovere le eccellenze venete. “Fieracavalli, non è solo un appuntamento fieristico ma è un volano incredibile per l’economia regionale e una risorsa per lo sviluppo locale – ha concluso il Governatore -. In una regione che si conferma prima destinazione turistica italiana, l’investimento nelle ippovie e nel turismo equestre contribuisce in modo certo alla crescita economica e sociale del territorio. Ogni itinerario rappresenta, infatti, una risorsa che coinvolge strutture ricettive, agriturismi, produttori locali e attività di servizio collegate al mondo equestre. Il turismo a cavallo non solo valorizza i paesaggi e le tradizioni venete, ma sostiene concretamente le comunità rurali, rafforzando la sostenibilità economica e culturale della regione”.