Accordo Rse e Blf per lo sviluppo di un impianto a fusione inerziale – askanews.it

Accordo Rse e Blf per lo sviluppo di un impianto a fusione inerziale

E’ il primo al mondo di taglia commerciale
Nov 7, 2024

Milano, 7 nov. (askanews) – Siglato un accordo tra Rse – Ricerca sistema energetico – e l’azienda americana Blue laser fusion (Blf) per attività di ricerca e sviluppo congiunte sul primo impianto al mondo a fusione inerziale (Ife) di taglia commerciale. L’accordo si svilupperà in tre fasi: la prima di analisi; la seconda finalizzata alla costruzione di un prototipo di reattore Ife commerciale su piccola scala; l’ultima riguarderà l’accensione di un prototipo di reattore Ife commerciale in scala maggiore (“Full-scale Fusion Pilot Power Plant”). L’intesa è stata siglata a Roma nell’ambito di una due giorni di confronto internazionale sull’innovazione e sul ruolo della ricerca e del trasferimento tecnologico nella transizione energetica alla qual ha partecipato, tra gli altri, il premio Nobel Shuji Nakamura.

“Siamo onorati di poter collaborare al fianco di un’eccellenza nel campo tecnologico per un ambizioso progetto di innovazione che intende accelerare la transizione energetica – ha dichiarato Franco Cotana, amministratore Delegato di Rse – I nostri ricercatori metteranno a disposizione l’expertise acquisita in Italia attraverso le attività di Ricerca di Sistema e quelle maturate durante le numerose occasioni di cooperazione internazionale, come quelle collegate a Mission Innovation. La collaborazione con BLF ci consentirà al contempo di accre- scere la nostra esperienza e la nostra conoscenza di un settore sfidante e dagli importanti obiettivi di decarbonizzazione. Sebbene non possa essere ancora considerata un’alternativa agli SMR a fissione, questa innovazione rappresenta un passo decisivo verso la fusione che non usa il confinamento magnetico ma una tecnologia già provata a dicembre 2022, con l’esperimento di Livermore del Department of Energy degli Stati Uniti”.

È infatti nel solco delle sfide ambientali che vedranno protagonista l’Italia che si inserisce il protocollo d’intesa con la Blue laser fusion, fondata nel 2022 da Shuji Nakamura, premio Nobel per la Fisica nel 2014, e anche membro del consiglio scientifico Rse. Lo scienziato è famoso in tutto il mondo per aver inventato il led blu ad alta potenza che ha permesso la produzione delle lampade a led, una delle più grandi rivoluzioni nel settore dell’efficienza energetica, nell’illuminotecnica e colorimetria. Negli ultimi anni il premio Nobel si è dedicato allo sviluppo di laser ad alta potenza, quelli che permettono oggi l’innesco della fusione nucleare a confinamento inerziale. BLF sta infatti lavorando per realizzare la prima generazione di energia pulita, senza emissioni di carbonio.

“Blue Laser Fusion è lieta di collaborare con Rse allo sviluppo della prima dimostrazione pratica di energia da fusione inerziale – ha detto Nakamura – Questo accordo con Rse metterà in contatto scienziati e ingegneri di alto livello in Italia e in Europa con il laser Blf, indirizzerà il team di sviluppo e avvierà il processo di creazione di siti dimostrativi in Italia”.

Nella due giorni di confronto a più voci, in cui è stato firmato l’accordo, sono emersi i potenziali benefici – seppure di lungo periodo – di questa tecnologia, sia a livello ambientale, sia industriale. “Occorre recuperare il tempo perduto per promuovere un cambio di passo nella ricerca italiana ed europea, valorizzando le eccellenze nazionali tecnico-scientifiche e il know-how industriale di primissimo rilievo” ha dichiarato Carlo Alberto Giusti, presidente RSE e Rettore dell’Università degli Studi LINK che ha organizzato e aperto una serata di confronto sul ruolo della ricerca e del trasferimento tecnologico nella transizione energetica.

Il confronto si è sviluppato sugli aspetti tecnico-scientifici delle opportunità offerte dalla fusione a confinamento inerziale, in cui il mondo della ricerca e dell’industria italiana possono fornire un contributo decisivo. L’occasione è stata utile per identificare ed elaborare una roadmap italiana per il rilancio delle attività di ricerca e sviluppo in questo settore. “RSE dimostra giorno dopo giorno di saper guardare avanti e di farsi promotore di un confronto che ha sempre e solo un unico obiettivo: l’innovazione del nostro Paese, nel solco degli obiettivi della transizione energetica e nel rispetto delle esigenze economiche, sociali e ambientali”, ha concluso Giusti.