Milano, 6 nov. (askanews) – L’arazzo di Alighiero Boetti “Senza titolo (Segno e disegno)” del 1978, top lot dell’asta di arte moderna e contemporanea, in scena il 5 novembre da Aste Bolaffi a Torino, è stato battuto all’importantissima cifra di 800mila euro (diritti inclusi), dopo un duello a distanza all’ultimo rilancio tra tre collezionisti – uno dei quali italiano – collegati al telefono, che hanno fatto spuntare all’arazzo un risultato finale superiore alle stime.
“Posizionandosi tra i top lot più importanti venduti negli ultimi anni da Aste Bolaffi, l’arazzo di Boetti conferma la nostra capacità di individuare opere d’arte di altissimo livello e renderle visibili ai compratori più raffinati ed esigenti a livello internazionale. Questo eccezionale risultato consolida la crescita della casa d’aste nel mercato dell’arte moderna e contemporanea, che rimane un asset class molto vitale in Europa e nel mondo”, ha commentato Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi.
La vendita si è chiusa con un realizzo complessivo di 1,9 milioni di euro (diritti inclusi) e una percentuale di lotti venduti vicina all’80 per cento. Sul podio dei top lot ci sono un’altra opera di Boetti, penna a biro su carta intelata “Mimetismo” del 1979, salita fino a 100 mila euro), e la “Primavera” di Salvo, aggiudicata a 87.500 euro.
Ma sono numerose le aggiudicazioni di rilievo dell’asta che proponeva una panoramica sulle principali correnti artistiche e le diverse forme d’arte dal primo Novecento ai giorni nostri: il raffinato studio di Gustav Klimt per il ritratto della dama viennese Sonja Knips esposto al Belvedere di Vienna (55 mila euro), la serigrafia di Robert Rauschenberg “Star Quarters I-IV” (37.500 euro), l’opera “Il nome di Carmen” del 1970 di Emilio Isgrò, le cui celebri cancellature nel 2024 compiono 60 anni (35 mila euro).
Molto ambiti dai collezionisti anche i due pannelli serigrafati su tela da Giacomo Balla con farfalle e fiori provenienti da Casa Balla a Roma (32.500 euro), la rara scultura in terracotta di Ligabue, “Albero con cane e gatto”, pezzo unico eseguito nel 1952-1953 nella fornace Vecchia di Luzzara con l’argilla della golena del Po (31.300 euro) e la punta di piombo su carta di Amedeo Modigliani “Tête tournée” (25 mila euro). Il prossimo appuntamento con l’arte moderna e contemporanea è in calendario nella primavera 2025.