Teoresi, realizzato primo film in virtual set realizzato per (e con) i dipendenti – askanews.it

Teoresi, realizzato primo film in virtual set realizzato per (e con) i dipendenti

L’evento aziendale diventa una “fiction”
Nov 5, 2024
Roma, 5 nov. – Il cinema come strumento di comunicazione e storytelling in cui sperimentare nuove tecnologie e coinvolgere i dipendenti: Teoresi, società internazionale di ingegneria con sede a Torino, è la prima azienda in Italia a realizzare un film in virtual set come strumento per raccontare i propri valori con creatività.
Il progetto è nato in collaborazione con Prodea, media company specializzata in 3D e virtual reality, che a Torino ha costruito i Prodea Led Studios: questo virtual set, uno degli unici due presenti in Italia e tra i più grandi in Europa, ospita tecnologie innovative che permettono di gestire scenografie reali e virtuali. Tecnologia di frontiera presente soltanto in una trentina di studi di registrazione nel mondo (di cui la metà negli USA), è la prima volta che viene usata in Italia per scopi di comunicazione interna aziendale.

Teoresi Group ha realizzato il film, Teoresi Grand Tour, per ripensare attraverso nuovi linguaggi il format del tradizionale evento annuale dedicato ai dipendenti di tutte le sedi del gruppo in Europa e USA. La società ha voluto coinvolgere la popolazione aziendale non solo nella realizzazione ma anche in una visione collettiva: ha invitato tutti i collaboratori ad assistere alla proiezione del film nelle sale di alcuni cinema riservati a Torino, Milano, Modena, Napoli e Troy negli Stati Uniti.

“Per Teoresi la contaminazione dei saperi e la sperimentazione di linguaggi innovativi sono valori che si riflettono non solo nel modo di intendere quotidianamente lo sviluppo di tecnologie all’ avanguardia, ma anche nel comunicare il nostro lavoro. Esercitare il pensiero laterale e ragionare fuori dagli schemi rende possibile l’incontro tra mondi apparentemente molto distanti, come l’ingegneria e il cinema. La collaborazione con Prodea Group si inserisce in un lungo percorso di “sinergie” che Teoresi ha costruito nel tempo con realtà innovative e internazionali del territorio piemontese e nazionale. Con Prodea abbiamo scoperto di avere più di un aspetto in comune: lo sguardo all’innovazione, la creatività, tecnologie pionieristiche e il desiderio di cimentarci in un progetto condiviso di cui sentirsi parte”, dichiara Beatrice Borgia, Chief Corporate Development Officer di Teoresi Group. “Promuovere il lavoro di squadra e stimolare la curiosità dei dipendenti è fondamentale per Teoresi: questa iniziativa è stata l’occasione per un approfondimento culturale e per sperimentare una nuova esperienza, su un set cinematografico all’avanguardia, entrando in contatto con i valori di Teoresi grazie a uno script coinvolgente. Come Gruppo, inoltre, abbiamo voluto dare un messaggio di sensibilità ambientale ripensando l’evento annuale aziendale in termini di sostenibilità a tutto tondo e al contempo preservando il momento di aggregazione sociale, attraverso un’attività coinvolgente e innovativa come il cinema”.

“Finora nei Prodea Led Studios ci era capitato di collaborare con aziende soprattutto per produrre, in virtual set, spot pubblicitari, mentre non avevamo ancora avuto l’occasione di applicare questa tecnologia cinematografica alla comunicazione aziendale”, commenta Corrado Camilla, Presidente di Prodea Led Studios. “La strumentazione utilizzata per il film di Teoresi è all’avanguardia a livello mondiale: attualmente a utilizzare il virtual set per il cinema sono state major come Disney, Amazon e Netflix, soprattutto negli Stati Uniti. I vantaggi sono molteplici: principalmente il virtual set permette di combinare scenografie reali e ambientazioni digitali, consentendo alla regia di controllare tutto ciò che avviene sulla scena. Si può movimentare un oggetto, cambiare la luce o l’ambientazione, persino capovolgere un’intera scena. Si tratta quindi di una tecnologia che si presta particolarmente a progetti innovativi e visionari, come quello di Teoresi”.

“Teoresi Grand Tour è un caso unico in Italia: per la prima volta un’azienda sceglie questa tecnologia per fare storytelling e raccontare i propri valori non solo esternamente, ma anche ai dipendenti”, aggiunge Paolo GEP Cucco, regista di D-WOK. “È stato interessante vedere come Teoresi sia riuscita a tradurre i propri messaggi corporate in uno storytelling fantasioso, coerente con gli strumenti innovativi messi in campo. Per la realizzazione del film, infatti, abbiamo combinato la presenza sul set degli attori con scenografie reali e sfondi digitali, di ispirazione steampunk, intervenendo sulle luci e sulla fotografia per rendere l’effetto finale cinematografico. Non siamo in presenza di un film d’azione, in cui abbondano inseguimenti e momenti dinamici, ma volevamo ugualmente evitare la staticità soprattutto nelle sequenze in cui gli esperti di Teoresi raccontano le proprie esperienze e i progetti innovativi: così abbiamo sfruttato tutte le potenzialità del virtual set per creare l’atmosfera fantasy dell’ambiente circostante”.

Un viaggio nel tempo e nello spazio: di cosa parla il film di Teoresi – La trama di Teoresi Grand Tour non è quella del classico film aziendale, bensì uno script ibrido dove elementi di fiction fantastica si uniscono allo storytelling del Gruppo di ingegneria: al centro c’è Aurora, una “viaggiatrice di multiversi ”, interpretata dall’attrice Chiara Francese, che esplora quattro città di invenzione (Detroix, Luganum, Monak e Torin, ispirate a luoghi reali in cui Teoresi ha le sue sedi) e incontra esperti di diverse discipline, come l’antropologa Veronica Barassi o il musicista Max Casacci, oltre a manager e dipendenti di Teoresi, che la aiuteranno a ottenere le parole chiave per sbloccare il meccanismo inceppato che impedisce alle città visitate di continuare a innovare.

Virtuale e reale: Teoresi coinvolge i dipendenti nel suo primo film – In Teoresi Grand Tour l’azienda ha deciso di impegnarsi in prima linea chiamando a “recitare” una parte dei propri collaboratori: in tutto sono quindici i dipendenti coinvolti, tra cui gli executive e il Presidente Valter Brasso. Teoresi Grand Tour fa parte di un percorso di coinvolgimento della popolazione aziendale che negli anni ha previsto workshop sulla D&I e sull’utilizzo etico della tecnologia (in primis l’intelligenza artificiale), ma anche attività per migliorare il benessere in azienda (come l’installazione artistica realizzata all’interno degli spazi comuni della sede torinese): iniziative che nel 2024 si sono aggiudicate il Premio Aretè (secondo posto nella categoria Comunicazione Interna), importante riconoscimento assegnato alle realtà provviste di uno sguardo innovativo in tema di comunicazione responsabile.

Girare in Virtual Set, come funziona la tecnologia usata per il film – A fronte di circa 30 virtual set in tutto il mondo, di cui la metà negli USA, in Italia ne esistono solo due operativi: quello di Cinecittà e quello di Prodea, a Torino, attivo dal 2023. Tra le caratteristiche principali di questa tecnologia cinematografica c’è possibilità di gestire l’equilibrio tra scenografie reali e virtuali. Attori e oggetti fisici sono posti al centro di un teatro semicircolare, circondato da 512 metri quadrati di superficie Led che si sviluppano intorno ad un diametro di 16 metri: questo Led Wall verticale ha un pixel pitch di 1,8, tra i più definiti d’Europa, mentre il tetto di led, posto a 7,5 metri d’altezza ha un pixel pitch di 4,8. Il soffitto praticabile permette di manovrare agevolmente le scenografie, i punti luce e le telecamere. Un software sviluppato appositamente per operare in questi contesti gestisce 27 telecamere, consentendo l’avvio, il monitoraggio e l’editing in tempo reale di elementi e contenuti all’interno del virtual set. In questo modo è possibile costruire la struttura del ledwall e collegare il sistema di tracciamento delle immagini a una telecamera virtuale simulata nell’ambiente 3D, ad esempio per collocare in modo coerente gli attori nello spazio digitale.

Affinché questo set all’avanguardia funzioni al meglio, all’interno del team di Prodea ci sono competenze non solo artistiche e cinematografiche ma anche tecnologiche, nel campo degli effetti visivi, dell’ingegneria e del software. Oltre che per spot pubblicitari, la tecnologia presente nei Prodea Led Studios è stata impiegata in produzioni cinematografiche: nel 2024 Paolo GEP Cucco e Davide Livermore hanno diretto in virtual set The Opera! – Arie per un’eclissi, opera-musical (proiezione speciale alla 19esima Festa del Cinema di Roma) che si ispira alla storia di Orfeo ed Euridice; tra gli interpreti anche Vincent Cassel e Fanny Ardant. La collaborazione con Teoresi è il primo caso in cui questa tecnologia viene applicata alla comunicazione aziendale.