Roma, 5 nov. (askanews) – “Il 2025 sarà un salasso per le cittadine e i cittadini del Lazio, in particolare per chi vive a Roma”. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola. “Da un lato – spiega – il Governo Meloni che, tra mille bugie, mette le mani in tasca a chi lavora e umilia chi è in pensione, anziché prendere i soldi dove sono, con una vera riforma del fisco e una seria lotta all’evasione fiscale: basterebbe fare come si fa in tanti paesi dell’Europa, non dobbiamo fare chissà quale sforzo creativo, tassando gli extra profitti le rendite finanziarie”. Dall’altro lato, aggiunge “il Giubileo. Già ora si denuncia l’aumento del costo della vita nella Capitale, non solo il caro affitti, che assieme alla gentrificazione dei quartieri popolari, sta cacciando le lavoratrici e i lavoratori sempre più verso l’esterno della Capitale. Aumenta il costo dei beni alimentari, delle attività ricreative, sportive, culturali e sociali. Una situazione che penalizza chi vive, studia o lavora a Roma e che non avrà altra scelta se non quella di ridurre i propri consumi, con buona pace di chi pensa che sia una scelta lungimirante speculare sul Giubileo”. “Noi non restiamo a guardare – sottolinea Di Cola – La Cgil si sta mobilitando affinché si aumentino i salari, rinnovando i contratti collettivi nazionali di lavoro, e ha proclamato, con la Uil, lo sciopero generale per il prossimo 29 novembre per fermare e cambiare una legge di bilancio sbagliata. “Anche gli altri, però, non devono restare a guardare. Da Rocca e da Gualtieri ci aspettiamo risposte. Nei rispettivi bilanci ci devono essere risorse, misure e scelte che siano amiche del mondo del lavoro e delle fasce più deboli della società, a partire dalle proposte che abbiamo presentato al Comune di Roma per un Giubileo delle Persone e del Lavoro- conclude Di Cola-.