Ue apre indagine contro piattaforma di commercio online Temu – askanews.it

Ue apre indagine contro piattaforma di commercio online Temu

Commissione sospetta venda prodotti non conformi e violi il Dsa
Ott 31, 2024

Bruxelles, 31 ott. (askanews) – La Commissione europea ha avviato, oggi a Bruxelles, un procedimento formale, con un’indagine approfondita in via prioritaria, per valutare se la piattaforma cinese di commercio online di prodotti a basso prezzo Temu possa aver violato il regolamento Dsa (“Digital Services Act”) dell’Ue. Secondo una nota dell’Esecutivo Ue,le presunte violazioni rigurdano le aree legate alla vendita di prodotti illegali, alla progettazione mirata a creare dipendenza negli utenti del servizio (con programmi di ricompensa e giochi), ai sistemi utilizzati per consigliare gli acquisti agli utenti e all’accesso ai dati per i ricercatori.

L’indagine verificherà, tra l’altro, l’efficacia dei sistemi che Temu ha messo in atto per impedire la vendita di prodotti non conformi, illegali o contraffatti nell’Unione europea (in particolare farmaci, prodotti chimici o giocattoli potenzialmente pericolosi), e per limitare la ricomparsa sul mercato di commercianti disonesti precedentemente sospesi per aver venduto beni non conformi.

Verrà verificata anche la conformità agli obblighi del Digital Services Act riguardo ai consigli agli utenti su contenuti e prodotti, con particolare attenzione agli obblighi di divulgare i principali parametri utilizzati nei sistemi di raccomandazione, e di fornire agli utenti almeno un’opzione facilmente accessibile che non si basi sulla profilazione.

Se i sospetti dell’Esecutivo comunitario sulle carenze di Temu nelle aree prese in esame si rivelassero fondati, la società verrebbe ritenuta responsabile di violazioni del Digital Services Act e verrebbe sanzionata di conseguenza. Comunque, avverte la Commissione, “l’avvio di un procedimento formale non ne pregiudica l’esito”.

La decisione odierna fa seguito alle analisi preliminari della relazione di valutazione dei rischi fornita da Temu a fine settembre 2024, alle risposte alle richieste formali di informazioni della Commissione del 28 giugno 2024 e dell’11 ottobre 2024, nonché alle informazioni condivise da terze parti. La Commissione si è inoltre basata sulle informazioni condivise tramite il meccanismo di cooperazione con le autorità nazionali nell’ambito dello “European Board of Digital Services Coordinators”, e in particolare con quella irlandese (“Irish Digital Services Coordinator”).

La Commissione continuerà ora a raccogliere prove, ad esempio inviando ulteriori richieste di informazioni a Temu o a terze parti, o conducendo azioni di monitoraggio o interviste.

Il Digital Services Act non stabilisce alcuna scadenza legale per porre fine al procedimento formale. La durata di un’indagine approfondita dipende da diversi fattori, tra cui la complessità del caso, la misura in cui la società interessata collabora con la Commissione e l’esercizio dei diritti di difesa.

La società Temu, che ha più di 45 milioni di utenti attivi mensili nel mercato dell’Ue, è stata designata come “Very Large Online Platform (Vlop)” il 31 maggio 2024, ai sensi del Digital Services Act. Questa designazione comporta il rispetto di condizioni più rigorose applicabili, in confronto alle piattaforme più piccole, che includono l’obbligo di valutare e mitigare debitamente eventuali rischi sistemici derivanti dal proprio servizio. Nel settembre scorso, Temu ha dichiarato 92 milioni di utenti mensili.

L’Organizzazione europea dei consumatori Beuc ha pubblicato nel pomeriggio un comunicato stampa in cui “accoglie con favore l’azione di contrasto che la Commissione europea ha avviato contro Temu per presunte violazioni del Digital Services Act”.

“L’indagine della Commissione – precisa la nota – si basa sulle prove presentate nei reclami contro Temu dal Beuc e dai suoi membri a maggio, in particolare rigardo alla mancanza di trasparenza del ‘marketplace’ su come consiglia i prodotti ai consumatori, o su come garantisce che i prodotti venduti sulla sua piattaforma siano conformi alla legislazione dell’Ue”.