Roma, 28 ott. (askanews) – La definizione di un prezzo che ripaghi il lavoro nei campi, assicurando la sopravvivenza e lo sviluppo di un’attività strategica a livello nazionale che rispetti i diritti dei lavoratori e quelli della terra e renda accessibile ai cittadini alimenti di qualità. Saranno questi i temi al centro della seconda Assemblea dei produttori biologici organizzata da FederBio che si terrà mercoledì 30 ottobre a Roma e riunirà le 14 associazioni socie FederBio, ma è aperta a tutti gli operatori agricoli.
A più di un anno dalla presentazione del ‘Manifesto dei produttori’, che elencava le richieste del mondo del biologico, l’assemblea sarà l’occasione per fare il punto sulle politiche di sviluppo dell’agricoltura priva di sostanze chimiche di sintesi. E il tema del “giusto prezzo” dei prodotti biologici è sempre più rilevante per garantire la sostenibilità ambientale e socio-economica, ma anche per aumentare il consumo del biologico, cambiando l’attuale paradosso: l’Italia è il maggiore produttore del continente europeo e contemporaneamente agli ultimi posti nelle vendite.
All’assemblea interverrà anche Luigi D’Eramo, sottosegretario al Mministero dell’Agricoltura. Tra i partecipanti della giornata, i rappresentanti delle principali associazioni del settore: Maria Grazia Mammuccini, Ppresidente FederBio, Cristiano Fini, presidente CIA, Maria Letizia Gardoni, coordinatrice della sezione soci produttori FederBio, Giuseppe De Noia, presidente di ANABIO CIA, Nicoletta Maffini, presidente AssoBio, Marco Paravicini, vicepresidente FederBio.