Startup, Valentini: Italia non solo tradizione ma innovazione – askanews.it

Startup, Valentini: Italia non solo tradizione ma innovazione

“Valore aggiunto per nostri sistema economico
Ott 25, 2024

Roma, 25 ott. (askanews) – “In Italia non abbiamo solo la tradizione del saper fare, della manifattura, abbiamo anche un vibrante ambiente di giovani investitori, studenti, società che hanno idee, coraggio, forza, voglia di crescere e competere fuori dal territorio nazionale”. Lo ha detto Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo a Singapore al “Demo Day Global Startup Program”, evento organizzato da Ice al Villaggio Italia allestito in occasione della nuova tappa del tour mondiale della nave “Amerigo Vespucci”.

“L’Italia è tradizione, patrimonio artistico e culturale, ma allo stesso tempo guarda al futuro ed è anche in grado di trasformare le idee in prodotti e servizi di successo – ha aggiunto Valentini -. Per innovare così come per competere su un mercato globale, non basta l’idea geniale. Servono energie, competenze e soprattutto risorse. Secondo le statistiche gli investimenti in venture capital in Italia non sono così alti come in altri Paesi. Quello che forse manca in Italia, probabilmente per la sua struttura fatta di Pmi a conduzione familiare, è un po’ di venture spirit: siamo investitori molto prudenti, manca quel vibrante mercato dei capitali che sarebbe necessario”. Per questo, ha ricordato, il Mimit, insieme a Cdp, ha creato due fondi di Venture Capital, il Digital Transition Fund (di 400 mln di euro) e il Green Transition Fund (250 mln di euro), che “grazie anche alle risorse del PNRR intendono accompagnare le startup nell’affrontare le due grandi sfide poste dal mercato europeo: la transizione digitale e verde”.

Un altro fattore essenziale, ha concluso, è “la contaminazione: per crescere, sviluppare nuove idee e individuare soluzioni efficienti a problemi irrisolti è indispensabile esporsi a nuove esperienze, conoscere le tecnologie applicate altrove e confrontarsi con l’estero. Per questo ritengo che iniziative come il Global Startup Program siano profondamente benefiche. Da un lato per le giovani imprese che vi partecipano, che hanno modo di confrontarsi con mercati stranieri. Dall’altro per il nostro Sistema Paese, poiché una volta rientrate queste startup rappresenteranno un valore aggiunto per il nostro sistema economico e una forte spinta all’innovazione”.