Washington, 25 ott. (askanews) – E’ rapidamente rientrata la divergenza tra Governo italiano e Fondo Monetario Internazionale dopo che. Giovedì a Washington, durante la presentazione del report sull’Europa, il vicedirettore del dipartimento europeo Fmi Helge Berger, dopo una specifica domanda di una giornalista, aveva invitato il governo Italiano, come gli altri Paesi ad alto debito dell’area, a essere più “ambizioso” negli obiettivi di riduzione del deficit e del debito pubblico. Un’osservazione che non era passata inosservata al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che poche ore dopo, alla richiesta di un’opinione sull’episodio, aveva scelto la via dell’ironia rispondendo ai giornalisti: “Quando rinasco facciol’economista del Fondo monetario internazionale”.
Ma, al di là della battuta, l’azione degli emissari di via XX settembre al Fondo è andata evidentemente oltre per ottenere un chiarimento al massimo livello. Che è arrivato in tempi molto rapidi, dopo poche ore.
“Abbiamo visto sui giornali – spiega una fonte vicina al ministro dell’Economia – dei report su di un giudizio negativo del Fmi sull’Italia che non è stato oggettivamente apprezzato rispetto alle condizioni italiane per lo sforzo che il Paese sta facendo. E per il fatto che l’Italia ha presentato il budget e il piano strutturale di bilancio in tempo, con un progetto serio, approvato e che ha avuto giudizi stabili da parte delle maggiori agenzie di rating con un upgrade di Fitch”.
Nella giornata di venerdì – spiega ancora la fonte -c’è stato così un chiarimento con la direttrice del Fmi Kristalina Giorgieva in un breve incontro nel quale sono state chiarite le posizioni e c’è stato un apprezzamento per l’azione dell’Italia sul piano economico, per il rilancio e il risanamento dei conti pubblici”. Un riconoscimento che poi ha trovato forma in un tweet dell’account ufficiale del ministero dell’Economia dai contenuti analoghi.
Equivoco risolto, dunque mentre il ministro Giorgetti continua i suoi contatti paralleli con soggetti cruciali per certificare la credibilità dello sforzo italiano di risanamento dei conti pubblici proprio mentre la manovra di bilancio sta approdando in Parlamento. Questa mattina il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha incontrato rappresentanti delle tre maggiori agenzie internazionali di rating: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. E la lista degli incontri, probabilmente, non è ancora finita.