Roma, 24 ott. (askanews) – Kamala Harris aggiunge ulteriore fuoco alla polemica. La candidata democratica alla presidenza Usa, intervenendo a un dibattito organizzato alla CNN Town in Pennsylvania, ha detto di ritenere il suo rivale Donald Trump un fascista.
Quando alla vicepresidente è stato chiesto se per lei Trump sia un fascista, Harris ha risposto: “Sì, lo considero tale”. E ha continuato dicendo che non vuole che gli elettori prendano la sua parola per oro colato, ma si fidino di quanto hanno dichiarato l’ex capo degli Stati maggiori congiunti, il generale Mark Milley, e l’ex capo di gabinetto della Casa Bianca di Trump, il generale in pensione dei Marines John Kelly. “Credo anche che le persone che lo conoscono meglio su questo argomento debbano essere ascoltate”, ha detto la vicepresidente.
Harris ha segnalato che più di 400 membri delle amministrazioni presidenziali repubblicane le hanno dichiarato sostegno e ha citato in particolare l’ex rappresentante del Wyoming Liz Cheney, che ha fatto campagna con lei, e l’ex vicepresidente Dick Cheney. Questo appoggio, secondo lei, è motivato da “una paura legittima, basata sulle parole e azioni di Donald Trump, che dall’idea egli non rispetterà il giuramento di sostenere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti”.