Casa, Sala: inchiesta Corte dei Conti? Riflettere su rischio firma – askanews.it

Casa, Sala: inchiesta Corte dei Conti? Riflettere su rischio firma

Vicino a dipendenti, non vogliono più lavorare in queste condizioni
Ott 24, 2024

Milano, 24 ott. (askanews) – “Solidarietà e vicinanza ai nostri dipendenti, non solo a parole, ma è chiaro che mettiamo il sistema dell’Avvocatura a loro disposizione per cui faremo tutto il possibile per evitare un danno personale”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito dell’inchiesta della Corte dei Conti a carico di tre funzionari di Palazzo Marino per presunto danno erariale dovuto a una interpetazione delle norme urbanistiche contestata dalla magistratura.

“Purtroppo, io lo sto dicendo e forse dovevo dirlo con ancora più intensità, da tempo: la gente non vuole più lavorare in queste condizioni, il rischio è troppo elevato. Io credo che una riflessione vada fatta perché non è nell’interesse di nessuno che si blocchino macchine che sono sempre state ritenute efficienti come quella del Comune di Milano. Poi vorrei leggere bene gli atti, alcune definizioni e alcuni giudizi della Corte dei Conti mi sembrano veramente ingenerosi rispetto a gente che si massacra di lavoro” ha aggiunto.

“Vediamo, stiamo verificando con l’avvocatura ma tutto quello che potremo fare lo faremo” ha proseguito Sala, a margine di un evento a Palazzo Marino, a proposito della tutela dei dipendenti. “È chiaro che, l’ho detto più volte, i dipendenti hanno sempre applicato, ma da tempo, ancora dai tempi del mio predecessore, degli indirizzi di natura politica quindi la loro responsabilità è molto limitata nonostante qualcuno voglia fare pensare il contrario” ha continuato Sala.

Quanto all’atteso provvedimento nazionale “salva-Milano” per Sala forse i tempi non saranno lunghi. “Sento che a questo punto c’è una definizione che è un po’ più compiuta e poi il Piano Casa spero che tuteli per il passato. Per il futuro avremo il lavoro del nuovo Pgt. Però, di nuovo, io ho due preoccupazioni: uno che l’edilizia si fermi e l’altra è più grossa, è quella di tutelare chi lavora con me. Quindi tutto nella mia testa riconduce a questa secondo filone” ha concluso.