Milano, 23 ott. (askanews) – Ikea Italia introduce le quiet hours (ore di quiete) all’interno dei suoi 22 punti vendita e mette a disposizione, primo retailer in Italia, una stanza relax accessibile a tutti i visitatori in ogni momento, per una pausa e ritrovare tranquillità in caso di situazioni di sovraccarico sensoriale. L’iniziativa è stata realizzata con il supporto dell’associazione nazionale Genitori persone con autismo che hanno reso possibile l’adozione delle misure necessarie all’implementazione del progetto. Dopo una fase pilota che ha interessato gli store del Lazio e della Lombardia, l’iniziativa è stata estesa a tutti i negozi in Italia.
Le quiet hours saranno attive ogni mercoledì nelle tre ore che precedono la chiusura degli store: in questa finestra temporale saranno adottati accorgimenti finalizzati a ridurre le sollecitazioni sonore per permettere a chi è particolarmente sensibile ai rumori e agli stimoli uditivi, come chi ha una neurodivergenza, di sperimentare un ambiente sereno. Nel giorno e nella fascia oraria indicati, i negozi interverranno sull’eliminazione di musica e annunci vocali, così come su quella di mezzi meccanici che possano essere di disturbo.
Ikea, inoltre, è ospita anche le stanze relax, ovvero spazi allestiti ad hoc per accogliere anche le persone con neurodivergenze durante la loro visita in negozio. Posizionate al piano terra dei punti vendita vicino all’ingresso, queste stanze saranno a disposizione dei visitatori in ogni momento della giornata, arredate appositamente per garantire una permanenza in tutta sicurezza grazie all’adozione di accorgimenti specifici. Nell’orario dedicato alle quiet hours, anche all’interno di queste stanze saranno eliminati gli annunci vocali e la musica.
“Vogliamo prenderci cura dei nostri clienti, non solo attraverso le nostre proposte di arredo, ma anche migliorando l’esperienza di tutti coloro che visitano ogni giorno i nostri negozi – ha sottolineato Cristina Broch, direttore comunicazione e relazioni istituzionali di Ikea Italia – rendendo questi luoghi ancora più accessibili e dove sentirsi come ‘a casa’”.