I-Com e Altroconsumo: “Cresce riciclo di rifiuti da imballaggio” – askanews.it

I-Com e Altroconsumo: “Cresce riciclo di rifiuti da imballaggio”

Lo studio sui rifiuti da packaging in Italia ed Europa
Ott 21, 2024
Roma, 21 ott. (askanews) – Il corretto smaltimento dei rifiuti e, di conseguenza, la gestione delle emissioni complessive di gas climalteranti derivanti dalla gestione dei rifiuti, sono tra le sfide europee più importanti per il futuro. L’Unione Europea, infatti, punta a migliorare sensibilmente gli obiettivi del 2025 per il 2030 con l’obiettivo delle net zero emissions entro il 2050, dopo aver fatto registrare già una riduzione, negli ultimi trent’anni, del 40,7% delle emissioni complessive di gas climalteranti derivanti dalla gestione dei rifiuti. L’obiettivo, ora, è quello di abbattere la produzione dei rifiuti derivanti da packaging.

Per affrontare il tema e fotografare la situazione a livello nazionale ed europeo, è stato presentato a Roma lo studio “Sceglilo sfuso o riciclabile. Dati, contesto normativo e risultati di Altroconsumo”, realizzato dall’Istituto per la Competitività nell’ambito di ‘Sceglilo Sfuso o Riciclabile’, il progetto finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5.

Federico Cavallo, Responsabile Public Affairs E Media Relations Di Altroconsumo, ha dichiarato: “È necessario lavorare, discutere, noi con Altroconsumo lo faremo e vogliamo farlo con un auspicio che rivolgiamo in primis a noi stessi a tutti gli altri attori che è quello di impegnarsi a cambiare. Noi vogliamo farlo per primi, rivolgiamo questo con un auspicio nei confronti di istituzioni, aziende in primis, ma anche consumatori”.

Dallo studio condotto da Altroconsumo e realizzato da I-Com, la soluzione ottimale per incidere sull’impatto ambientale che hanno i rifiuti derivanti da packaging, è incentivare il consumo di prodotti sfusi mediante l’utilizzo di imballaggi portati a casa dai consumatori. Per centrare l’obiettivo, risulta necessario abbattere le barriere che attualmente ostacolano la vendita di prodotti sfusi, come la bassa disponibilità dei negozi verso tale opzione, il tempo e l’organizzazione necessari per l’acquisto di prodotti sfusi e la percezione comune che alcuni prodotti sfusi siano meno igienici rispetto agli stessi prodotti imballati.