Bruxelles, 17 ott. (askanews) – “Dateci la possibilità di segnalare ai russi che li fermeremo se non si fermano loro stessi”. E’ la frase probabilmente più significativa pronunciata dal presidente ucraino Volodimyr Zelensky, nella sua conferenza stampa, oggi a Bruxelles, al termine del suo intervento di fronte ai capi di Stato e di governo al Consiglio europeo, in corso nella capitale belga.
Il “segnale” da dare ai russi, secondo Zelensky, verrebbe dalle risposte positive che ha chiesto ai leader europei su due punti essenziali: la fornitura (soprattutto da parte della Germania) di artiglieria e missili a lunga gittata, da poter usare eventualmente anche per colpire obiettivi militari in Russia; e un invito all’Ucraina ad aderire all’Alleanza atlantica.
“La debolezza dell’Ucraina, se i partner non ci sostengono su questo e sull’economia, si tradurrebe in maggiore forza della Russia”, ha avvertito Zelensky, riferendo che 18 leader dell’Ue sono intervenuti, durante la discussione, in maggioranza a favore del suo piano di pace in cinque punti, chiamato “Piano per la vittoria”. Per gli altri leader, il presidente Ucraino si è detto disposto a fornire tutte le informazioni necessarie, e a trasmettere anche i tre allegati confidenziali del Piano, che, ha detto, “per noi è la sola speranza”.
Zelensky ha aggiunto che la fornitura di armi a lunga gittata è fondamentale per rafforzare la posizione ucraina, e potrebbe anche essere sottoposta alla condizione di non usarle per attacchi nel territorio russo, almeno “fino a quando la Russia dica se è pronta o no a fermare queesta guerra”.
Quanto all’invito della Nato, per aderire a termine all’Alleanza, il presidente ucraino ha detto di averne parlato con l’attuale presidente americano, Joe Biden, con la sua vicepresidente, e candidata alla prossima presidenza per i Democratici, Kamala Harris, e anche con il candidato repubblicano Donald Trump. Zelensky ha ricordato che alla Conferenza di Budapest, nel 1980, l’Ucraina rinunciò alla armi nucleari, e fu il solo paese a farlo. “Ora si poneva l’alternativa tra un riarmo nucleare, o l’adesione alla Nato. Abbiamo scelto di chiedere l’adesione alla Nato”. E su questo punto, ha aggiunto il presidente ucraino, “Trump mi ha detto che avevo dei buoni argomenti, che li apprezzava, ma non posso dire di più”.
Zelensky, infine, ha avvertito che la Russia ha bisogno di soldati, e “Putin si inquieta perché l’opinione pubblica è contraria al reclutamento generale”. Per questo, “secondo la nostra intelligence, la Russia formerà 10.000 soldati di origine non russa”, e in particolare “sono in corso di formazione dei soldati nord coreani, che sarebbero poi inviati a combattere in Ucraina”, ha concluso.