Rinoceronte bianco a rischio estinzione: avviato un progetto di riproduzione assistita – askanews.it

Rinoceronte bianco a rischio estinzione: avviato un progetto di riproduzione assistita

Da Parco Faunistico Le Cornelle
Ott 17, 2024
Roma, 17 ott. – Il Parco Faunistico Le Cornelle di Valbrembo (BG) si prepara ad avviare un ambizioso progetto di riproduzione assistita per il rinoceronte bianco, una delle specie più minacciate al mondo a causa delle attività di bracconaggio. Ad oggi, il Parco ospita un gruppo riproduttivo composto da 3 esemplari – un maschio, Pancho, e due femmine, Lara e Shanny – che non si sono mai riprodotti in precedenza, ma sono attualmente in una fase della loro vita in cui si trovano nel massimo potenziale riproduttivo.

Nelle ultime settimane, i medici veterinari del parco hanno sottoposto gli animali a una serie di controlli per verificare la salute del loro apparato riproduttivo, senza rilevare problemi che potrebbero ostacolare la riproduzione. Inizialmente l’approccio scelto è stato quello di favorire un accoppiamento naturale, e si stanno monitorando regolarmente i periodi di estro e gli accoppiamenti. Nel caso in cui questo approccio non dovesse funzionare, sono già state raccolte e processate 96 provette contenenti il seme del rinoceronte maschio, per procedere con un intervento di inseminazione artificiale entro la primavera 2025. Questo piano, sviluppato in collaborazione con il team del Leibniz-Institute of Zoo and Wildlife Research di Berlino, guidato dal ricercatore Robert Hermes, punta a sincronizzare i cicli riproduttivi delle femmine e a utilizzare sia seme fresco che congelato, per massimizzare le probabilità di successo.

Questo progetto di conservazione rappresenta un passo cruciale nella salvaguardia di una specie a rischio critico di estinzione. Il gruppo riproduttivo del Parco Le Cornelle è infatti l’unico presente in Italia e fa parte del programma europeo di conservazione EEP (European Endangered Program) dell’EAZA (European Association of Zoos and Aquaria), che coordina i lavori internazionali per la protezione della biodiversità. Nei prossimi sei mesi, verrà monitorato attentamente lo stato di salute degli esemplari femmine e, in caso di necessità, si procederà alla stimolazione ormonale per favorire il successo della fecondazione.