Roma, 16 ott. (askanews) – Dopo la pre-apertura con Francis Ford Coppola è iniziata ufficialmente la 19esima Festa del Cinema di Roma. A inaugurare questa edizione, il film d’apertura, “Berlinguer. La grande ambizione” di Andrea Segre, primo titolo del Concorso Progressive Cinema.
Un evento che fino al 27 ottobre animerà tutta la Capitale, non solo l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, cuore della manifestazione. Ma una festa della città, fino alle periferie, con protagonista il pubblico, ha detto la direttrice artistica Paola Malanga: “Si vedranno tante cose, molto diverse, lo scopo della Festa è proprio questo, andare a scovare gli spettatori più diversi e convincerli a vivere un’esperienza cinematografica in sala, anche di cose che magari in sala non si vedrebbero. Saranno gli spettatori a stabilire quali sono gli eventi clou”.
Oltre a film, eventi speciali, red carpet e incontri con il pubblico, nel primo giorno della Festa sono state inaugurate anche le mostre all’Auditorium: “Titanus 120. Storie della nostra storia” (Foyer Sala Petrassi – Auditorium Parco della Musica), un omaggio alla prima casa cinematografica italiana fondata da Gustavo Lombardo in occasione dei suoi 120 anni: con alcune locandine originali e manifesti di film cult, che celebrano Alain Delon, Sophia Loren, Totò e molti altri.
E la mostra “Giacomo Pozzi Bellini – Ritratti di cinema” (Foyer Sala Sinopoli – Auditorium Parco della Musica) con alcuni scatti del fotografo, da De Sica a Claudia Cardinale, da Antonioni a Mastroianni, riscoperti da Elisabetta Giovagnoni, che ha curato l’esposizione e sta portando avanti un progetto di riscoperta della sua figura, dopo aver ritrovato per caso le foto nella collezione di Arnaldo Bonzi, che ne fu assistente.
Elisabetta Giovagnoni: “Questo appuntamento dedicato a Pozzi Bellini dalla Festa del Cinema si svolge in questa mostra pensata per questo spazio con l’idea di mostrare questi 28 ritratti di attori italiani e francesi realizzati tra il 1958 e il ’64”.
Prima della fotografia, la sua passione fu il cinema: per ricordarlo, alla Casa del Cinema sarà proiettato il suo documentario del ’39 “Il Pianto delle zitelle”, presentato a Venezia, poi censurato; poi riscoperto e considerato anticipatore del cinema neorealista.