Roma, 15 ott. (askanews) – “Vedrai vedrai” è il titolo del nuovo singolo di Piotta, in uscita martedì 15 ottobre in tutte le piattaforme digitali per La Grande Onda / Altafonte. Un omaggio, un tributo, una reinterpretazione di una pietra miliare della canzone d’autore che negli anni ’60 ha rivoluzionato la musica italiana.
“Vedrai vedrai”, dalla versione del 1966 che tutti conosciamo e facente parte dell’album “Tenco”, torna ora nella eclettica dimensione urban scelta dal cantautore romano Piotta.
Dall’appassionante testo del brano che Luigi Tenco aveva dedicato alla madre, creando un inno alla speranza senza tempo, dove Piotta ne ripercorre strofe ritornelli con un beat electro e un tessuto sonoro tanto elegante quanto moderno. Non solo, per creare un ponte tra il suo mondo e quello rappresentato da Tenco, ha arrangiato insieme al pianista Francesco Santalucia un’orchestrazione che possa far convivere le sonorità del rap con quell’atmosfera dal raffinato retrogusto jazz scelto all’epoca. Questa rivisitazione nasce dalla proposta di realizzare un tributo a Luigi Tenco in occasione dell’ultima edizione del Premio Lunezia, alla presenza della Famiglia Tenco. Così, grazie all’esibizione dal vivo, rispettosa di tutti i valori portati avanti da Luigi Tenco, è nata l’idea di registrare in studio questa versione e di pubblicarla come singolo.
“Ci ha fatto piacere ascoltare la nuova versione di ‘Vedrai vedrai’ realizzata da Piotta – ha commentato la famiglia Tenco nella persona della nipote Patrizia – Un’interpretazione per noi inusuale, ma al tempo stesso emozionante. Una scelta che dimostra quanto Luigi sia ancora amato dai giovani. All’epoca le canzoni erano canzonette nelle quali amore faceva rima con cuore e con fiore. Quando Luigi, per esempio, scrisse ‘mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare’ rivoluzionò la canzone italiana e lo fece anche su temi sociali di grande importanza e ora più che mai attuali. Abbracciamo Piotta per questo emozionante tributo, che porta avanti il grande patrimonio artistico e umano che Luigi ha lasciato a tutti noi”.