Roma, 15 ott. (askanews) – “Il supporto alle aziende nella realizzazione di investimenti legati alla meccanizzazione agricola e, in particolare, miranti allo svecchiamento del parco macchine è e continua a essere uno dei principali imperativi ai quali bisogna guardare per il futuro del Primario”. Lo ha ricordato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo al convegno “Il ruolo delle macchine agricole nell’innovazione dell’agricoltura – Impatto e futuro delle misure per la meccanizzazione agricola”, organizzato da Federacma e svoltosi oggi al Masaf.
“Un parco macchine rinnovato, oltre a contribuire maggiormente al crescente fabbisogno di cibo, favorisce un migliore utilizzo delle risorse e del territorio, andando al contempo a ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni e rispondendo pienamente agli orientamenti comunitari in materia di transizione energetica; senza contare le evidenti e positive ricadute in termini di sicurezza”, ha osservato il presidente.
“Proprio per tali ragioni, è fondamentale continuare a puntare sulle numerose agevolazioni esistenti, incrementando la dotazione economica di tutte quelle misure che hanno dimostrato la loro attrattività, prime fra tutte il Fondo innovazione dell’Ismea e la Nuova Sabatini”, ha suggerito Battista, ad avviso del quale “è arrivato il momento di mettere in campo un piano di medio-lungo periodo finalizzato a pianificare il futuro delle misure a sostegno dell’innovazione e della meccanizzazione in agricoltura”.
“In tale piano – ha precisato Battista – andranno sciolti i tanti nodi che pesano sulla meccanizzazione agricola, partendo da quelli burocratici, per superare i quali è necessario insistere sulle attività di semplificazione e snellimento delle procedure, e assicurativi, superando l’impasse legato al cosiddetto ‘rischio statico’, e passando per i nodi politici, lavorando, ad esempio, per evitare che ai periodi in cui ci sono diverse misure agevolative che si sovrappongono facciano seguito altri periodi senza interventi di sostegno”, ha concluso il presidente della Copagri.