Assobibe: bene no Governo a nuove tasse in 2025, anche Sugar Tax – askanews.it

Assobibe: bene no Governo a nuove tasse in 2025, anche Sugar Tax

Fiduciasi che ci sia rinvio in bozza manovra bilancio
Ott 15, 2024

Roma, 15 ott. (askanews) – “Riteniamo importanti le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dai rappresentanti del Governo, a partire dalla Presidente del Consiglio, sulla decisione di non introdurre nuove tasse nel 2025. Per questo, siamo fiduciosi che il testo della bozza della Manovra di Bilancio contenga già un ulteriore rinvio dell’imposta sulle bibite con e senza zucchero (c.d. Sugar tax) fissata a luglio 2025”. Così in una nota Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia.

Sempre rinviata anche dai precedenti Governi, la Sugar Tax, ricorda Assobibe, a fronte di un gettito residuale, “provocherebbe un grave danno alla filiera agroalimentare, espressione del made in Italy, e alle imprese che garantiscono valore economico e sociale, senza raggiungere gli obiettivi di salute”.

La misura è ritenuta inefficace, come testimonia un recente report della Commissione Europea, anche per ridurre sovrappeso e obesità, i cui tassi sono costantemente in crescita nei Paesi in cui è stata introdotta, al punto che alcuni di questi hanno iniziato ad eliminarla. Assobibe ricorda anche che in Italia questi prodotti sono assoggettati ad una aliquota IVA del 22% rispetto ad una media UE del 16.5%; in Francia, ad esempio, è al 5.5%.

“In Italia si assiste da anni ad un calo costante del mercato delle bibite zuccherate, con un impatto nutrizionale che è sceso ora allo 0.9% del totale delle calorie quotidiane – ricorda Assobibe – Dall’ultima rilevazione del Crea, l’86% degli italiani non beve bibite gassate zuccherate. Inoltre, nel nostro Paese i dati sul consumo pro-capite delle bevande analcoliche sono tra i più bassi d’Europa (54 litri/annui). Per questo Assobibe ha sempre sostenuto l’assenza di presupposti per un intervento fiscale volto a penalizzare le imprese che producono e vendono chinotti, cole, cedrate, aperitivi analcolici, aranciate, spume, e tutti gli altri prodotti analcolici”.