Milano, 14 ott. (askanews) – Il gruppo De Cecco ha varato un piano industriale quinquennale che punta a raggiungere il miliardo di fatturato a fine periodo. Il pastificio di Fara San Martino prevede la realizzazione di un nuovo silos da 500 mila quintali che porterà la capacità di stoccaggio del grano a 1,5 milioni di quintali complessivi; il rafforzamento su tutti i mercati basato sulla pasta ma anche sul potenziamento delle altre produzioni: dai sughi e derivati del pomodoro, con l’obiettivo dei 100 milioni di fatturato, al mercato degli gnocchi, con l’obiettivo di arrivare a 30 milioni di fatturato. Inoltre il piano prevede un rafforzamento anche per la produzione dei prodotti da forno con una nuova “Fetta biscottata De Cecco”. A comunicarlo l’azienda abruzzese la cui assemblea, nella giornata di venerdì, ha confermato alla guida del gruppo Filippo Antonio De Cecco, “rafforzando la governance all’interno della De Cecco, con una solida maggioranza”.
La maggioranza dei soci ha, infatti, nominato il nuovo consiglio di amministrazione, che ha visto l’ingresso nel board di Francesco Pugliese, ex amministratore delegato di Conad, come consigliere indipendente e confermato Gianni Letta, Mario Boselli e Bruno Pavesi. Oltre alla novità dell’arrivo di Pugliese, a livello di governance, l’altra novità riguarda la rappresentanza della famiglia De Cecco con l’uscita dal consiglio di Saturnino De Cecco, che non avrà rappresentanti nel board. Così come resta fuori anche l’altro rappresentante di minoranza della famiglia, Adolfo Ronco Municchi. Si tratta di un riassetto che segna la formazione di una maggioranza familiare stabile, intorno al presidente Filippo Antonio De Cecco, per il controllo del terzo produttore mondiale di pasta.
Per De Cecco il 2023 è stato “un anno di risultati storici” ha affermato il presidente, con ricavi superiori ai 630 milioni di euro e una crescita del 22,5% negli ultimi due anni. Anche l’utile d’esercizio ha registrato un aumento del 10% sull’anno precedente, attestandosi su 15,5 milioni di euro. A livello internazionale, il 53% delle vendite provenienti dall’export. La crescita, fa sapere il gruppo alimentare, è confermata anche per il primo semestre: “Abbiamo registrato un aumento dei volumi di vendita pari a 120.000 quintali in più e l’anno non è ancora finito. La crescita è equamente ripartita tra 60.000 per l’Italia e altrettanti per l’estero. In particolare – ha spiegato il presidente – nel mercato italiano, i volumi di pasta e farine sono aumentati del 12,6%, confermando De Cecco come primo brand premium con una quota del 10,5% (+0,5% rispetto al primo semestre 2023). Inoltre, è cresciuto anche il numero di famiglie che acquistano i prodotti De Cecco, con un incremento dell’11,7%. Sul mercato estero, i risultati sono stati altrettanto incoraggianti: in Europa, il segmento pasta e farine è cresciuto del 12,3%, mentre negli Stati Uniti i volumi sono aumentati del 4%”.