Milano, 13 ott. (askanews) – I 12 premi speciali dell’edizione 2025 della guida “Vini d’Italia 2025” del Gambero Rosso sono stati assegnati a “OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Poggio dei Duca 2019” di Calatroni (“Bollicina dell’anno”); “Alto Adige Sauvignon Gran Lafóa Ris. 2021” di Colterenzio (“Bianco dell’anno”); “RGC Valtènesi Chiaretto Antitesi 2023” di Avanzi (“Rosato dell’anno”); “Chianti Colli Fiorentini Molino degli Innocenti Ris. 2019di Torre a Cona (“Rosso dell’anno”); “Moscato Passito al Governo di Saracena 2015” di Feudo dei Sanseverino (“Vino da meditazione dell’anno”). L’attestato di “Miglior rapporto qualità-prezzo” è invece andato al “Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro 7Bio” di Settecani: “Questo premio è dedicato a tutto il nostro staff, un gruppo di lavoro coeso che cura con scrupolo e dedizione tutti i passaggi, dalla vigna alla bottiglia” ha commentato la vicepresidente della storica Cantina che oggi riunisce 130 soci, Daniela Vaschieri, sottolineando che “è la dimostrazione che, in un grande vino di territorio, è possibile coniugare eccellenza e giusto prezzo, due valori che da sempre fanno parte della filosofia e dello spirito della nostra cooperativa”.
“Cantina dell’Anno” è stata nominata la Tenuta San Leonardo di Avio (Trento) della famiglia Guerrieri Gonzaga che, nella sua lunga storia “si è guadagnata una reputazione internazionale per la qualità dei suoi vini”. Ben 27 i “Tre Bicchieri” conquistati dal 1988 ad oggi, di cui 25 assegnati all’iconico “San Leonardo”. “Siamo profondamente onorati e grati di ricevere questo prestigioso riconoscimento” ha dichiarato Anselmo Guerrieri Gonzaga, parlando di “un’importante attestazione di stima per noi e tutta la nostra squadra, e un ulteriore incentivo a perseguire l’eccellenza, un viaggio iniziato ben 300 anni fa che continuiamo con passione ogni giorno”.
Il riconoscimento per la “Cantina emergente” è stato attribuito all’azienda catanese Maugeri di Milo, mentre quello per la “Vitivinicoltura sostenibile” è andato a Resistenti Nicola Biasi. Il premio per la “Cooperativa dell’anno” è finito alla marchigiana Belisario e quello al “Viticoltore dell’anno” è stato assegnato a Mario Fontana di Castiglione Falletto (Cuneo). Infine il premio per il “Progetto solidale” è andato a Lis Neris per i “progetti di assistenza ai bambini, grazie ai quali sono state costruite 34 scuole”.
La guida 2025, presentata ufficialmente oggi al teatro Brancaccio di Roma, è frutto del lavoro di un team di quasi 70 esperti coordinati dai curatori Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Marco Sabellico. Nella nuova edizione, tradotta anche in inglese, tedesco, cinese e giapponese, rientrano nel complesso ben 24.772 referenze con 498 “Tre Bicchieri” assegnati (il massimo riconoscimento), e una nuova sezione dedicata ai “Vini Rari”, dedicata alle realtà vitivinicole più piccole e con una tiratura di bottiglie molto limitata. “Mai come in questo momento è urgente raccontare la bellezza condensata in un buon bicchiere di vino” commenta Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso, spiegando che “non parliamo solo di territorio, paesaggio e valore umano ma di un vero e proprio stile di vita: uno sguardo curioso sul mondo. Dopo aver assaggiato quasi 40mila campioni – aggiunge – siamo in grado di scattare una foto ad alta risoluzione del mondo del vino italiano che ha davanti grandi sfide, un universo di affascinante complessità, in perenne evoluzione”.
Il Gambero Rosso ha annunciato anche il lancio di un corso dedicato al “Vino del futuro”, coordinato dal professore Attilio Scienza e articolato in quattro moduli a distanza per un totale di 150 ore di lezioni on demand, oltre a seminari in presenza, che “rappresenta un viaggio completo della filiera: dalle novità in vigna a quelle del mercato, modelli di business e nuovi linguaggi tra storytelling e mondo digitale”.