Roma, 11 ott. (askanews) – Debutterà il 2 novembre con la data zero a Isernia, per proseguire nei mesi successivi nei più importanti teatri italiani “I Tre Moschettieri – Opera Pop” la nuova versione musicale italiana del più famoso romanzo di Alexandre Dumas, prodotta da Stefano Francioni e dal Teatro Stabile d’Abruzzo (di cui è direttore artistico Giorgio Pasotti).
“Tutti per uno, uno per tutti!”, il motto simbolo di un’amicizia incorruttibile, si rinnova in questo spettacolo in cui musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei ruoli di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo di Giuliano Peparini al quale è affidata la direzione artistica e la regia, le coreografie sono curate da Veronica Peparini e Andreas Muller, la preparazione dei duelli è del maestro d’armi Renzo Musumeci Greco, i testi scritti da Alessandro Di Zio e le musiche composte da Giò Di Tonno (gli arrangiamenti sono di Giò Di Tonno e Giancarlo De Maria che ha curato anche le orchestrazioni).
Lo spettacolo inizia prima dello spettacolo in una fabbrica di scatoloni dove il tempo è scandito dalla monotonia delle azioni da compiere giorno dopo giorno. In questo luogo si intravede un libro dimenticato o forse lasciato lì da qualcuno volontariamente. Un lavoratore lo prende, lo apre e, incuriosito, inizia a leggere appassionandosi subito alla storia e a ciò che questo libro rappresenta, un oggetto sempre più raro in un’epoca dove tutto si smaterializza. La sua voce che legge attira anche gli altri lavoratori che, via via, diventano i personaggi della storia catapultando lo spettatore nella Parigi dell’800.
“Se devo affrontare un argomento storico o mettere in scena la vita di personaggi la cui azione si svolge in un’epoca passata, penso sempre a come farla risuonare nella nostra epoca e a come potrebbe raggiungere il pubblico di oggi – ha detto Giuliano Peparini – è il caso di Alexandre Dumas, autore e romanziere la cui forza supera il passare del tempo. L’amicizia, le differenze tra classi sociali, l’onore, la vendetta, i segreti e la seduzione sono al centro de I Tre Moschettieri e sono temi ancora attuali nel XXI secolo. Ciò che personalmente mi colpisce dei personaggi di Dumas è il loro modo di crescere ed evolvere continuamente di fronte agli eventi che affrontano. In particolare, un giovane come D’Artagnan che cerca di trovare la sua identità e un posto nel mondo, è di grande attualità per i nostri giovani, una generazione che mette fortemente in discussione i suoi riferimenti e modelli”.
“Considero I Tre Moschettieri l’inizio di una nuova vita artistica che mi vedrà sempre più impegnato come compositore – ha affermato Giò Di Tonno – ho messo tutto me stesso in questo progetto che finalmente vede la luce. Sono felice di portare in scena la storia di amicizia più celebre della letteratura”.
Il trionfo dell’amicizia, ma anche il trionfo del potere e dell’ambizione in questa storia senza tempo dove “buoni” e “cattivi” combattono una lotta quasi archetipica mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà, troppo spesso messi in crisi dal mito dell’uomo contemporaneo e che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade. Accanto all’amicizia trova spazio anche l’amore, con l’incontro tra D’Artagnan e Costanza che verrà spezzato dalla sete di vendetta dell’altra protagonista femminile, la perfida Milady.
Dopo Isernia, lo spettacolo sarà a Bari 6 e 7 dicembre (Teatro Team), il 20 dicembre al Palapartenope di Napoli, 14 e 15 gennaio al Teatro Massimo di Pescara, 18 e 19 gennaio 2025 al PalaTerni, Terni, 22 e 23 gennaio al Teatro Rendano di Cosenza; inoltre, 30 e 31 gennaio al Teatro Golden, Palermo, il primo e 2 febbraio al Teatro Metropolitan, Catania; dal 15 al 23 febbraio (escluso il 17 febbraio) al Teatro Nazionale di Milano, il 25 febbraio al Gran Teatro Geox di Padova, il 28 febbraio, 1 e 2 marzo al Teatro Colosseo di Torino, dal 5 al 16 marzo (escluso il 10 e 11 marzo) al Teatro Brancaccio a Roma, 18 marzo al Teatro Clerici di Brescia, 21 marzo al Teatro Verdi di Montecatini e 4 e 5 aprile al Teatro Europauditorium, Bologna.