Milano, 11 ott. (askanews) – La Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legittimità o meno del cosiddetto decreto Piantedosi, n.1/2023, sull’operato delle ong attive nel salvataggio dei migranti. Lo ha deciso il tribunale di Brindisi, nell’ambito di uno dei giudizi avviati dalla ong Sos Mediterranee contro il fermo amministrativo della sua nave Ocean Viking, rinviando alla Consulta la legge di conversione del decreto.
“Dopo anni di criminalizzazione delle attività di ricerca e soccorso di naufraghi nel Mediterraneo è finalmente al vaglio della Corte costituzionale la scelta governativa di punire chi svolge una doverosa attività umanitaria e di delegare alla cd. Guardia costiera libica il respingimento di migranti e richiedenti asilo in fuga da contesti di estremo pericolo e persecuzioni” hanno commentato in una nota i legali della ong, Francesca Cancellaro e Dario Belluccio, intervenuti stamani alla Città dell’Altra Economia a Roma, nell’ambito del Festival Sabir.
“Il governo italiano in questi due anni ha prodotto numerosi interventi legislativi illegittimi – ha aggiunto il responsabile Immigrazione di Arci nazionale, Filippo Miraglia – sapendo già che sarebbero andati a scontrarsi con qualche tribunale. Adesso per fortuna il decreto Piantedosi contro le ong andrà alla Corte costituzionale. Sappiamo che in quel provvedimento ci sono numerosi profili di incostituzionalità e che non rispetta le direttive europee. Questa irrefrenabile pulsione a produrre leggi che non rispettano la Costituzione e le Convenzioni internazionali serve alla loro propaganda, ma questo va denunciato e contrastato”.
“È l’intero impianto di una legge ingiusta e discriminatoria ad essere messo in discussione – ha dichiarato la responsabile comunicazione di Sos Mediterranee, Giorgia Girometti – e questo è importante per molte ragioni. Innanzitutto, vengono legittimati anche dal punto di vista legale i rilievi e le critiche che le organizzazioni civili del soccorso in mare hanno mosso verso questa legge inutile e dannosa”.