Roma, 9 ott. (askanews) – All’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, giovedì, 10 ottobre dalle 18 alle 23, sono in programma gli “Studi Aperti”. Le vincitrici e i vincitori del Premio Roma Villa Massimo 2024/25, arrivati a settembre, si presentano per la prima volta al pubblico romano consentendo uno sguardo ai loro attuali lavori portati dalla Germania o nati nelle prime settimane di residenza a Villa Massimo con mostre, concerti, installazioni e letture.
“La gamma dei linguaggi presentati quest’anno dalle vincitrici e dai vincitori del Premio Roma Villa Massimo è tanto vasta che quasi quasi ci si dimentica che le classiche discipline dell’Accademia Tedesca sono l’architettura, le arti visive, la composizione e la letteratura. Tutte le personalità dell’anno accademico corrente sono talmente poliedriche che gli Studi Aperti 2024 risulteranno sicuramente una festa polifonica”, ha dichiarato Julia Draganovic, direttrice di Villa Massimo.
Per l’Architettura si presenta Grüntuch Ernst Architekten, composto dai fondatori Almut Grüntuch-Ernst e Armand Grüntuch, e i loro lavori di progettazione architettonica: dalla pianificazione urbanistica alla realizzazione di progetti edilizi ambiziosi, come la Scuola Germanica di Madrid o la conversione di un ex carcere a Berlino, attraverso schizzi e video.
Benedikt Hartl concentra l’attenzione della sua presentazione sull’arrivo a Roma: Cosa fa un architetto a Roma per un mese? Hartl combina architettura e piacere, mentre studia il Colosseo, va alla ricerca dei perfetti spaghetti alla carbonara.
Per l’Arte visiva il regista Stefan Kaegi (Rimini Protokoll) e la curatrice d’arte Caroline Barneaud (Théâtre Vidy) presentano un’installazione che combina video e materiali di due spettacoli: Temple du Présent, Solo for an Octopus (2021) e Spiegelneuronen (2024).
Il lavoro di Hanne Lippard, invece, si muove tra parola scritta e parlata e si esprime tramite una varietà di discipline e media, in particolare installazioni sonore e performance. Per gli Studi Aperti si esibisce nel reading di Eleven poems e l’installazione sonora Talk Shop.
Per la composizione a inaugurare la serata c’è Malika Kishino con “Monochromer Garten IX (2024), Giardino monocromo IX, per pianoforte solo, interpretato da Hisako Kawamura; e poi Hans Thomalla fa ascoltare il suo brano Air, per violino solo, eseguito da Salvatore di Lorenzo. Sia il brano di Malika Kishino che quello di Hans Thomalla avranno la loro prima esecuzione italiana a Villa Massimo.
E ancora, per la Letteratura, lo scrittore e sceneggiatore tedesco Thomas Brussig (“Helden wie wir”) leggerà un testo inedito scritto a Villa Massimo, una lettura che si terrà in italiano e in tedesco; e poi Lola Randl propone al pubblico la proiezione del suo film documentario “Von Bienen und Blumen (Di api e fiori)”.
Infine, l’attuale borsista di breve periodo, Peter Richter, storico dell’arte, scrittore e giornalista culturale, legge il suo ultimo testo “Ottimismo romano”, una ricerca su vento e nuvole, caldo e freddo, tempo e movimento in musei, chiese e strade di Roma (con escursioni a Firenze e Napoli).