Roma, 8 ott. (askanews) – Produzione di olio di oliva nell’Unione Europea in aumento del 32% nel 2024/25 rispetto all’anno precedente, a quota 2 milioni di tonnellate, fondamentalmente grazie all’ottimo raccolto spagnolo. Una disponibilità di olio di oliva in aumento, quindi, che dovrebbe innescare un calo dei prezzi, determinando gradualmente una ripresa dei consumi (+7%), subordinatamente al ritmo di trasmissione dei prezzi ai consumatori. E’ quanto emerge dalle prospettive a breve termine pubblicate dalla Commissione Europea per i mesi autunnali.
La ripresa della produzione spagnola, stimata a circa 1,3 milioni di tonnellate, +50%, ma anche in Grecia e Portogallo, trainano il buon andamento produttivo europeo. In controtendenza l’Italia, pesantemente colpita dalla siccità e dalle ondate di calore nel sud.
Con l’aumento della disponibilità e il calo dei prezzi, si prevede che le esportazioni dell’UE aumenteranno nel 2024/25 (+10%). Allo stesso tempo, si prevede che le importazioni diminuiranno (-7%), ma l’effetto potrebbe essere attenuato se venissero confermati i raccolti aumentati in Tunisia e Turchia, data la loro competitività di prezzo.
La principale incertezza per il 2024/25, si legge nell’Outlook, è la rapidità con cui i prezzi si adatteranno alla maggiore disponibilità e come reagiranno i consumatori dopo aver cambiato le abitudini di consumo a causa dei prezzi elevati.
Nel complesso, questo potrebbe portare a 601.000 tonnellate di scorte finali.
I prezzi alla produzione dell’olio d’oliva in Europa hanno raggiunto un livello senza precedenti nel 2023/24, dopo due campagne con una produzione di olio d’oliva UE storicamente bassa. Hanno raggiunto il picco a gennaio di quest’anno, con prezzi medi in Spagna che hanno raggiunto 903 EUR/100 kg, 851 EUR/100 kg e 845 EUR/100 kg rispettivamente per l’olio extravergine, l’olio vergine e l’olio lampante. Da allora, i prezzi hanno seguito un leggero percorso discendente, poiché si consolidano le aspettative per una campagna media 2024/25. Tuttavia, sono ancora circa il doppio della media quinquennale.