Milano, 7 ott. (askanews) – Una tripla sinergia per un futuro più sostenibile. Whirlpool, insieme a Natuzzi e Fabio Novembre, lancia “The Wash Less Project”. Presentato a Milano, nello show-room Natuzzi, un elemento d’arredo rivoluzionario. Una reinterpretazione della classica “sedia dei vestiti” che tutti hanno nella propria abitazione. Il luogo dei vestiti già indossati, non abbastanza sporchi per essere lavati ma nemmeno perfettamente puliti.
Mariana Rodrigues, Marketing Director Europe, Beko Europe, ha dichiarato: “Crediamo che il vero metodo per ridurre in maniera significativa sull’impatto ambientale sua lavare di meno ed indossare di più. Con “The Wash Less Project” stiamo invitando tutti a ripensare a quella sedia che ognuno di noi conserva in camera: gettiamo solitamente lì tutti i capi utilizzati per poi metterli in lavatrice. The Wash Less Project è nato proprio da questo insight”.
Una poltrona realizzata con materiale riciclato e rivestita da una sostanza che trattiene lo sporco dei vestiti. E poi il design: innovativo, accattivante e avvolgente.
Fabio Novembre, founder di Novembre Studio, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il problema di accumulazione di vestiti su una sedia nelle nostre camere da letto è semplicemente legato al senso del possesso che abbiamo noi esseri umani. Scegliere di disegnare un palco di corna su questo oggetto significa dare esattamente un punto di vista simbolico, un senso di rigenerazione”.
L’obbiettivo è non solo proporre un elemento di arredo in perfetto stile Natuzzi, ma anche educare le persone a uno stile di vita sempre più responsabile.
Daniele Tranchini, Chief Marketing Officer Natuzzi, spiega l’iniziativa: “Abbiamo lavorato con entusiasmo insieme allo Studio Novembre per realizzare qualcosa che avesse non solo un elemento funzionale preciso, ma anche un portato di design e di piacevole sensazione visiva. The Wash Less Project doveva suscitare un interesse non solo funzionale, ma doveva far trasparire anche l’idea di avere un oggetto di design che contribuisse a rendere il mondo migliore”.
LPerché la sostenibilità non deve essere mai un punto di arrivo. Ma un percorso lungo verso il continuo miglioramento. E The Wash Less Project” riesce perfettamente in questo intento: rappresentare al massimo tutti i valori di questo processo.