Roma, 7 ott. (askanews) – Al via la mobilitazione per la vertenza sul latte di bufala “contro la speculazione commerciale straccia unilateralmente i contratti, visto che molti caseifici non ritirano più il latte di bufala idoneo alla produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop, mettendo a rischio 400 aziende zootecniche nelle province di Caserta, Salerno e Latina”. Lo annuncia Gianni Fabbris, coordinatore nazionale di Altragricoltura, spiegando che l’associazione ha deciso la mobilitazione unitaria degli allevatori bufalini dell’area Dop nelle province di Caserta, Salerno e Latina e l’apertura della vertenza sul latte di bufala. “Abbiamo proposte precise che nei prossimi giorni confronteremo con gli allevatori di tutta l’area dop – spiega in una nota Fabbris – e siamo pronti a scendere in piazza fino allo sciopero del latte ove non ascoltati”.
Altraagricoltura denuncia che il mercato “è stato recentemente invaso da prodotti non tracciati, non garantiti e con etichettature equivoche. E c’è di più, perché gli allevatori ai quali invece il contratto di fornitura di latte bufalino è stato rinnovato hanno trovato un’amara sorpresa: il prezzo del latte alla stalla crolla, passando da oltre 1,80 euro al chilogrammo (valore rilevato da Ismea a Caserta fino a tutto settembre 2024) a non più di 1,55 euro al chilogrammo in tutte e tre le province”.
Altragricoltura sta depositando in queste ore atti alle Procure della Repubblica sulla gestione dei contratti di conferimento del latte e sui controlli di tracciabilità. Intanto sono in via di convocazione le assemblee degli allevatori bufalini nelle province di Latina (17 ottobre), Salerno (11 ottobre 2024 ore 18.30 a Capaccio Paestum nella Sala Agripaestum) e Caserta (29 ottobre alla Nuova Cucina Organizzata di Casal di Principe).
“Apriamo invece il tavolo di confronto con i caseifici interessati a difendere il lavoro e il prodotto, prepariamo a Napoli gli Stati Generali in Difesa della Mozzarella che si terranno nella prima settimana di novembre – annuncia Fabbris – proponiamo un tavolo di trattativa sul prezzo del latte da aprire in un luogo istituzionale e chiediamo alla politica di mettere in campo una forte azione di rilancio della filiera bufalina, già colpita dal fallimento dei Piani di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi”.