Nir Oz, 7 ott. (askanews) – Gli abitanti del kibbutz di Nir Oz commemorano il massacro del 7 ottobre. In questa comunità furono rapite 76 persone; 40 sono state liberate vive, altri 20 ostaggi sono ancora prigionieri a Gaza ma sono ritenuti vivi. Gli altri 16 sono morti. “Il nostro messaggio è che ricostruiremo Nir Oz. Oggi piantiamo degli alberi, cresceranno mentre costruiremo” dice una residente del kibbutz, Carmelit Pauker.
“Il nostro messaggio è che ricostruiremo Nir Oz. Oggi piantiamo degli alberi, cresceranno mentre costruiremo nuovi quartieri. Gli alberi saranno pronti perché qui non sia un deserto” ha detto Pauker. “Abbiamo molto rancore, siamo ancora fermi all’anno scorso, a quel giorno, non ci lascia. Molti dei nostri sono stati rapiti, non conosciamo il loro destino e finché non torneranno non potremo respirare”.