L’Iran ha chiuso gli aeroporti civili fino a lunedì mattina – askanews.it

L’Iran ha chiuso gli aeroporti civili fino a lunedì mattina

Ucciso dagli israeliani a Jabalya il 175esimo giornalista. Netanyahu contro Macron
Ott 6, 2024
 

Roma, 6 ott. (askanews) – Le autorità dell’Iran hanno fermato tutti i voli commerciali per questa notte, dalle 21 locali (le 19:30 italiane) alle 6 (le 4:30 italiane).

Nel quadro mediorientale, in precedenza, un giornalista della Striscia di Gaza, Hassan Hamad, è stato ucciso in un raid aereo israeliano contro la sua abitazione a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Sale così a 175 il numero degli operatori per i media rimasti uccisi dall’inizio del conflitto, secondo quanto riferito da al Jazeera. Hamad lavorava come reporter televisivo freelance e i suoi video venivano trasmessi su Al Jazeera e altre tv. Secondo i media palestinesi, sarebbe stato preso di mira in modo deliberato dopo aver ricevuto minacce da Israele.

Mentre sono almeno 26 i palestinesi rimasti uccisi negli attacchi aerei israeliani contro una moschea e una scuola che ospitavano sfollati a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell’enclave palestinese controllata da Hamas.

Intanto si è appreso che è un cittadino italo-israeliano la settima vittima identificata oggi dell’attentato di martedì scorso nella città di Jaffa, in Israele. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Le autorità israeliane hanno identificato la vittima in Victor Shimshon Green, 33 anni.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso del quale ha ribadito che limitare le forniture di armi a Israele “rafforza solo l’asse terroristico iraniano”. Lo ha reso noto l’ufficio del premier.

Ieri Macron si è espresso a favore di un blocco delle forniture di armi usate nei combattimenti nella Striscia di Gaza, sottolineando che “la priorità è tornare a una soluzione politica”, scongiurando che “il Libano diventi una nuova Gaza”. Una posizione che ha suscitato la forte protesta di Netanyahu che, in un video, ha dichiarato che Macron e gli altri paesi che chiedono un embargo sulle armi dovrebbero “vergognarsi”.