Pontida, 5 ott. (askanews) – “Chiedo scusa a nome loro, sono 4 scemi”. Così Matteo Salvini prende le distanze dai cori offensivi intonati dai giovani leghisti a Pontida contro il segretario di Fi Antonio Tajani. “Tajani è un amico, un alleato, e nel momento in cui c’è il rischio di una guerra mondiale, le beghe interne non interessano a nessuno. Ogni alleato è un amico, è un fratello, i problemi semmai stanno a sinistra. Mi dispiace che sul prato di Pontida qualcuno abbia mancato di rispetto”.