Parigi, 4 ott. (askanews) – Il 19esimo Summit Internazionale della Francofonia vede il presidente francese Emmanuel Macron ricevere i capi di Stato e di governo dei paesi che hanno o hanno ancora il francese come prima lingue – molti dei quali ex colonie africane e asiatiche – a Villers-Cotterets nell’Aisne. Creata in origine nel 1970 in Niger per favorire la cooperazione culturale, l’Organizzazione internazionale della Francofonia poco per volta è diventato anche “blocco politico emergente” secondo la segretaria generale, Louise Mushikiwabo.
Il summit durerà fino a sabato. Fra i presenti, il presidente della Repubblica democratica del Congo, Felix Tshisekedi, e il presidente del Ciad, Idriss Deby. Presente anche una delegazione del Libano, ma non il primo ministro. Non sono stati invece invitati i leader di paesi che hanno visto una serie di golpe: Mali (2021), Burkna Faso (2022) e Niger (2023) hanno sostituito i governo amici della Francia con giunte vicine alla Russia.