Roma, 4 ott. (askanews) – L’autonomia differenziata “non è un dogma di fede”. L’ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all’Assemblea di Confindustria di Bari e della BAT, ribadendo il suo no alla possibilità che venga devoluta la materia relativa al commecio internazionale.
“Mi pare assurdo che si vada a fare lo scontro tra, che ne so, i vini pugliesi o l’olio pugliese e l’olio ligure. Se non c’è una strategia nazionale, è difficile che una regione possa anche essere presente con i propri prodotti”, ha segnalato Tajani. “Ecco perché ho scritto a Calderoli e manifestato tutte le mie perplessità. Noi abbiamo votato a favore dell’autonomia differenziata. Ringrazio Elisabetta Casellati perché ha corretto molto del testo iniziale, portando ad un testo più equilibrato. Premesso che il testo è equilibrato, adesso anche l’applicazione del testo deve essere equilibrata”, ha continuato il vicepremier.
“Non servono accelerazioni, non serve erodere poteri allo Stato, perché l’obiettivo non è quello di erodere poteri allo Stato, ma di servire meglio i cittadini. Questo è il nostro obiettivo”, ha incalzato. “Non è un dogma di fede, l’autonomia. Deve essere uno strumento per permettere di stare meglio e di far funzionare meglio la macchina. Sul commercio internazionale ho molte perplessità”, ha detto ancora.
Su questa materia, ha ribadito Tajani, farà “resistenza” perché la ritiene “una questione di interesse nazionale”. Noi rischiamo – ha continuato – “di fare un danno alla competitività delle nostre imprese in giro per il mondo. Noi dobbiamo invece rinforzare la competitività. E attenzione, qua stiamo parlando di milioni di posti di lavoro. Noi stiamo parlando del 90% del PIL. Guai a toccare la politica commerciale commettendo degli errori che potrebbero provocare danni al PIL e all’economia generale del nostro Paese. Perché le cose stanno andando bene, ovunque, il nord e il sud”.
Tajani ha aggiunto di voler “mai fare polemiche”, ma su questo tema ha assicurato che intende lavorare “con grande determinazione e serietà”.