Milano, 4 ott. (askanews) – Dal 1 gennaio al 1 ottobre di quest’anno sono state oltre un milione le bottiglie di vini francesi vendute in Italia da Les Grands Chais de France, per un giro d’affari di quasi sei milioni di euro. “Gli ultimi tre mesi dell’anno rappresentano per noi un 40% del fatturato complessivo, quindi l’obiettivo che ci proponiamo è di chiudere quest’anno a 10 milioni di euro” spiega Romina Romano, country manager Italia del Gruppo di proprietà di Famille Helfrich, primo produttore ed esportatore di vino francese nel mondo (è sua una bottiglia su quattro), che continua a guadagnare nuove fette di mercato italiano, sia nel canale Horeca che nella Gdo.
Del milione di bottiglie già vendute nel 2024 nel nostro Paese dal gruppo nato in Alsazia nel 1979, ben 300mila sono vini di Borgogna, il cui valore complessivo si aggira intorno ai due milioni di euro. Tra le Cantine di spicco di questa straordinaria regione storica della Francia Centro-Orientale, c’è certamente Chartron et Trébuchet, fondata da Jean René Chartron, da generazioni proprietario di vigneti nella zona dei migliori vini bianchi quali Meursault et Puligny Montrachet, e da Louis Trébuchet, rinomato viticoltore e negotiant dei grandi vini di Borgogna.
Sotto la guida di Romano, che si occupa dello sviluppo del mercato italiano da cinque anni, Les Grands Chais de France nel 2023 aveva venduto oltre 1,3 milioni di bottiglie (+ 7,8% rispetto all’anno precedente), per un giro d’affari che aveva superato i 7,8 mln di euro (+17,8% sul 2022): numeri che, con ogni probabilità, quest’anno verranno superati.
Oltre ad esportare vino francese in più di 170 Paesi, il Gruppo oggi guidato dai figli di Joseph Helfrich, Frédric e Anne-Laure, ha oggi Domaine di proprietà nei territori più vocati per la produzione di vini fermi e Crémants, ed è partner privilegiato dei produttori della Valle della Loira, Bordeaux, Gascogne, Languedoc-Roussillon, Provenza, Valle del Rodano, Diois, Borgogna, Jura e Alsazia. Possiede inoltre Tenute anche in Cile, Sudafrica e Spagna.