Testo Unico FER, ASSISTAL: molto bene il riordino normativo
Ora attenzione ad applicazione retroattiva, produzione e storage di energia rinnovabile
Ott 3, 2024
Roma, 3 ott. – «Il settore delle fonti di energie rinnovabili in Italia è stato contraddistinto dall’introduzione di svariate norme e decreti che hanno contribuito a creare una confusione normativa, che a distanza di anni ci restituisce una situazione priva di coerenza» ha riferito Roberto Rossi, Presidente ASSISTAL, all’indomani dell’audizione tenuta dall’Associazione in seno alle Commissioni VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) X (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei Deputati nell’ambito dello schema di decreto legislativo recante il c.d. Testo unico Fer. «Perciò salutiamo con favore la volontà di formulare un Testo Unico che sostituisca e metta ordine, soprattutto tenendo conto degli obiettivi sfidanti del PNIEC: i quali potranno essere raggiunti soltanto a fronte di univocità di procedimenti e certezza delle tempistiche. Inoltre – ha continuato Rossi – serve porre l’attenzione oltre che sui sistemi di produzione anche e soprattutto su quelli destinati all’immagazzinamento dell’energia rinnovabile. A questo proposito è importante definire le tempistiche entro le quali il Distributore locale debba collegare il produttore alla rete elettrica nazionale». ASSISTAL si augura, infatti, che la normativa riguardante il Testo unico FER sia armonizzata con il decreto Aree Idonee, limitando così al massimo le difformità Regionali. «Così che le Regioni aumentino la propria offerta di energia attirando, allo stesso tempo, anche nuove attività economiche. Per questo motivo sarà fondamentale – soprattutto per le imprese – poter aggiornare tecnologicamente gli impianti o potenziarli senza ulteriori autorizzazioni.» Infine, ha concluso Rossi «occorre normare il periodo transitorio tra il precedente e l’attuale decreto: auspichiamo che quest’ultimo non sia retroattivo per i procedimenti autorizzativi già avviati ed in progress, lasciando agli operatori la facoltà di scegliere eventualmente con quale iter proseguire per le autorizzazioni.»