Immigrazione, Rota (Fai-Cisl): “Il Tavolo anticaporalato ha prodotto soluzioni concrete, ora proseguire il confronto” – askanews.it

Immigrazione, Rota (Fai-Cisl): “Il Tavolo anticaporalato ha prodotto soluzioni concrete, ora proseguire il confronto”

“Bene il sostegno alle vittime di sfruttamento, ma l'obiettivo rimanga il superamento del click day”
Ott 3, 2024
Roma, 3 ott. – “In attesa di conoscere in modo più dettagliato il provvedimento del Consiglio dei Ministri in materia di immigrazione, esprimiamo un parere positivo su alcuni punti che recepiscono buona parte di quanto proponiamo da tempo: pensiamo anzitutto al riconoscimento del permesso di soggiorno per le vittime di caporalato e alla possibilità di convertirlo in permesso per lavoro, nonché del percorso di accompagnamento per la loro inclusione sociale e lavorativa anche con il riconoscimento dell’assegno di inclusione, ma pensiamo anche alla possibilità per gli stagionali di stipulare un nuovo contratto con lo stesso o altro datore di lavoro nel periodo del nulla osta, alle misure più severe contro le imprese che attivano la procedura di ingresso senza attivare contratti o utilizzando manodopera in nero, oppure all’interoperabilità delle banche dati. Sia chiaro però che l’obiettivo che deve darsi il nostro paese è il superamento della logica del click day, che invece sembra al momento ulteriormente potenziata”.
Lo scrive sui profili social della Fai-Cisl il Segretario Generale Onofrio Rota commentando l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del Decreto sui lavoratori stranieri.
“Il Tavolo anticaporalato ha prodotto soluzioni concrete, dunque apprezziamo la coerenza del Governo con gli impegni presi con le parti sociali e da parte nostra ribadiamo ai Ministri Lollobrigida e Calderone l’importanza di portare avanti il confronto in quella sede, perché il lavoro da compiere è ancora molto: dobbiamo costruire insieme – conclude il leader della Federazione agroalimentare della Cisl – un nuovo quadro normativo che sappia meglio coniugare legalità dei flussi migratori, tutela della dignità dei lavoratori e fabbisogno del nostro tessuto produttivo”.