Usa, dibattito senza colpi di scena tra i vice Walz e Vance – askanews.it

Usa, dibattito senza colpi di scena tra i vice Walz e Vance

Immigrazione, aborto e Medio Oriente i temi più caldi
Ott 2, 2024
Roma, 2 ott. (askanews) – Dibattito senza colpi di scena quello tv fra i due candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti, il Democratico

Tim Walz e il Repubblicano JD Vance. I due hanno evitato di attaccarsi a vicenda, preferendo criticare i candidati presidenziali Kamala Harris e Donald Trump.

Sono stati affrontati temi cruciali come Gaza e l’escalation in Libano e la sicurezza nelle scuole, ma soprattutto l’immigrazione e l’aborto. Walz ha accusato il suo rivale di aver “disumanizzato” i migranti, diffondendo la falsa notizia secondo cui gli immigrati haitiani mangiano cani e gatti, mentre il compagno di corsa del miliardario repubblicano ha criticato i democratici per aver assunto una posizione “radicale” sull’aborto, essendo lui noto per aver difeso il divieto federale di abortire.

Questi i punti più caldi; nel complesso, però, un confronto senza veri vincitori né vinti secondo gli analisti, ma in cui il vice di Trump ha mostrato maggior dimestichezza con il mezzo televisivo e i discorsi in pubblico, giudicato un punto debole di Walz.

“Penso che Tim Walz abbia fatto un ottimo lavoro. E credo che l’ultima parte del dibattito sia il punto che voglio sottolineare, perché è stato un netto contrasto tra i due partiti. Tim Walz ha difeso la nostra democrazia. Difendeva le nostre libertà, difendeva la Costituzione degli Stati Uniti”, ha sottolineato Jaime Harrison, presidente del Comitato nazionale democratico.

E Mark Kelly, senatore dem dell’Arizona ha incalzato: “Al 90esimo minuto, avete visto che J.D. Vance non è riuscito, nemmeno oggi, quattro anni dopo, a dire che Donald Trump ha perso queste elezioni e non si è impegnato a certificare le prossime. Quindi, questo tizio come vicepresidente? Avete il dovere costituzionale di certificare le elezioni”.

Sull’altro fronte, Donald Trump Jr. Ha chiamato in causa il conflitto in Medio Oriente: “I nostri nemici capiscono la forza. Quando vedono la debolezza, come hanno visto da Harris e Biden, si avventano. È la natura della predazione. È una storia vecchia come il mondo. Lo fanno. Non è successo sotto Trump, perché hanno detto: ‘Sai, non sappiamo cosa farà questo qua. Non ne siamo sicuri’. Questo li ha tenuti sotto controllo. C’è una ragione per cui l’Iran ha hackerato la nostra campagna elettorale e ha dato le informazioni a Biden-Harris, perché vogliono che vincano, perché capiscono che un’America debole è un bene per l’Iran”.