Monza, 2 ott. (askanews) – Per il secondo anno consecutivo, in occasione della European Biotech Week 2024, Roche Italia ha aperto le porte del campus di Monza agli studenti universitari per una giornata di orientamento alle professioni del biotech.
Protagoniste, quindi, le nuove generazioni, con l’obiettivo chiave di renderle consapevoli di come il progresso scientifico del biotech vada di pari passo con lo sviluppo di nuovi percorsi di studio e con l’evoluzione di nuove competenze e professionalità. Abbiamo parlato con Sara Giussani, People&culture Head Roche Spa:
“Siamo molto contenti di avere organizzato anche per quest’anno questo evento dopo il successo dell’anno scorso e dopo alcune conversazioni che abbiamo avuto con gli studenti dal quale è emersa la necessità di fare da ponte fra l’università e il mondo del lavoro. Vogliamo dare chiarezza e qualche informazione agli studenti che escono e si approcciano al mondo del lavoro in evoluzione”.
L’open day ha visto oltre 100 studenti universitari – provenienti da diversi atenei d’Italia – confrontarsi direttamente con i professionisti di Roche afferenti a diversi ambiti aziendali quali: Marketing e Innovazione, Medica e Ricerca, Market Access, Big Data, Supply Chain, Finance e Comunicazione.Tema trasversale quello delle competenze che al giorno d’oggi vanno di pari passo con le carriere professionali. Ha poi concluso Sara Giussani, People&culture Head Roche Spa:
“Competenze che si costruiscono all’inizio con il percorso degli studi, ma poi devono continuamente evolversi. Bisogna investire sulle proprie competenze, le aziende devono fare questo per cercare di avere un futuro per la società e per le persone”.
Il biotech conta in Italia 13.700 addetti operativi in oltre 800 imprese e registra un fatturato complessivo di oltre 13 miliardi, si prevede che entro il 2030 il peso del biotech raggiungerà l’80% sul totale del mercato farmaceutico confermando il suo ruolo chiave per il sistema salute del nostro futuro.