Roma, 2 ott. (askanews) – Era il 1974 quando sei artisti, poi diventati celebri, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella, Marco Tirelli, decisero di trasferire i propri studi dentro l’ex Pastificio Cerere, la più antica fabbrica del quartiere San Lorenzo a Roma. E venti anni fa è stata creata la Fondazione Pastificio Cerere, spazio di produzione creativa e centro di incontro per artisti e curatori.
Due anniversari molto importanti, quindi, che ora vengono celebrati con l’inaugurazione di una nuova area espositiva e due mostre, fino al 30 novembre: “Angels Cinquant’anni di storie del Pastificio Cerere”, a cura di Marcello Smarrelli, e “Anche il sole sorge” del giovane Wang Yuxiang.
“Angels era il titolo della più importante serie che Francesca Woodman ha realizzato in questo luogo, sfruttando proprio il fascino degli spazi dismessi del Pastificio Cerere. – ha spiegato il curatore – Per me gli Angels sono tutti quegli artisti, quei mecenati, quelle figure che hanno permesso a questo luogo di diventare quello che è: uno dei luoghi dell’arte contemporanea più importanti in Italia e in Europa”.
In mostra tra questi Angels vediamo le opere di Elisabetta Benassi, Patrizia Cavalli, Agostino Iacurci, Calixto Ramirez , Claire Fontaine e c’è anche l’omaggio alla celebre designer Elsa Peretti, grande sostenitrice del Pastificio. Tra le sue creazioni più celebri, l’Open Heart, ispirato ai vuoti delle sculture di Henry Moore, diventato un celebre gioiello di Tiffany.