Roma, 2 ott. (askanews) – Mentre iniziano in Parlamento le audizioni parlamentari sul Piano strutturale di bilancio, il governo è a caccia di risorse in vista della redazione della manovra. E uno ‘sforzo’ è richiesto ai Ministeri, perchè taglino le spese “inutili”. Il richiamo è stato fatto oggi in Consiglio dei ministri dal titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti, supportato dalla premier Giorgia Meloni.
Giorgetti, secondo quanto riferito, l’ha detto con tono leggero, ma il contenuto non ammette scherzi: “Preferite fare la spending review ai Ministeri o alzare le tasse?”, sarebbe stato l’ammonimento venuto dal ministro, secondo cui c’è margine per reperire risorse anche senza incidere nella ‘carne viva’ dei servizi erogati. Sulla stessa linea anche Meloni, intervenuta dopo Giorgetti: per lei – viene riferito – ulteriori risparmi sono “possibili”. La premier si sarebbe allora rivolta, con accento scherzoso, in particolare al neo ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Alessa, vedi che devi fa…'”. Dunque tutti i ministri se ne sono andati con i ‘compiti a casa’, con l’avvertimento che nelle prossime settimane sarà fatta una “verifica”.
Il Consiglio oggi ha dato anche via libera al decreto flussi, per l’ingresso regolare di migranti in Italia, con cui il governo, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, intende “semplificare il più possibile, avere tempi più celeri e dare regole certe aggirabili con maggiore difficoltà”. Tra le novità, più click day differenziati per categoria lavorativa che garantirà “una gestione meno caotica”; l’accesso alle sim dei cellulari, ma “solo per l’identificazione”; uno speciale permesso di soggiorno per le vittime di sfruttamento lavorativo.