Roma, 2 ott. (askanews) – “I privati che sono proprietari di una dimora storica non andrebbero visti come cittadini privilegiati: sono in realtà custodi e hanno un doppio onere: custodiscono un bene e al tempo stesso sono custodi di archivi e di un pezzo di storia che va a comporre la grande storia nazionale”. Lo ha detto Federico Mollicone (FdI), Presidente della Commissione Cultura della Camera, partecipando a “Largo Chigi”, il format di The Watcher Post. “Ci sono diversi aspetti che informano l’interesse pubblico a inserire le dimore in un sistema di riconoscimento legislativo, ma anche economico e fiscale. Per dare supporto economico alle dimore di proprietà di privati, abbiamo costituito un fondo presso il Mic che andrà aumentato; sono state concepite misure di defiscalizzazione; infine, c’è il fondamentale ruolo della sussidiarietà che i custodi delle dimore rivestono, in forza dell’articolo 118 della Costituzione. Di enorme importanza il tema della rievocazione storica: sono stato il promotore della prima legge per il sostegno, la tutela e la promozione delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione storica, approvata al Senato in testo unificato: il “futuro antico” delle nostre città d’arte ha come cardini tradizione, identità, turismo”, ha concluso Mollicone.