Milano, 1 ott. (askanews) – “L’epoca di vendemmia spostata a ottobre ci fa ritornare indietro con la memoria ad anni passati, quando il Sangiovese si trovava ancora in pianta proprio in questo periodo. A Montalcino la raccolta di quest’anno è di quelle che ogni produttore si auspica di poter fare, sia in ottica quantitativa che qualitativa”. Commenta così, il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, l’avvio della vendemmia nel comune toscano, che durerà circa una ventina di giorni.
Secondo l’analisi del Consorzio i vigneti hanno registrato nel corso dell’estate una maturazione progressiva e a settembre, il calo delle temperature e le piogge hanno poi permesso alla pianta di rallentare l’accumulo degli zuccheri e di riequilibrare la componente fenolica. I quantitativi attesi sono decisamente superiori all’anno scorso nonostante i diradamenti effettuati per assestare l’equilibrio vegeto-produttivo della pianta. Il risultato evidenzia uve in ottimo stato fitosanitario ed un peso medio del grappolo decisamente superiore alle medie dello scorso anno. Un’annata in cui si attendono gradazioni alcoliche probabilmente più contenute, con mosti caratterizzati da aromaticità e finezza di profumi.
A Montalcino sono oltre 3.400 gli ettari di vigneti iscritti a Doc e Docg tutelati dal Consorzio e di questi più di duemila a Brunello e quasi 900 quelli destinati al Rosso di Montalcino.