Milano, 30 set. (askanews) – Casalasco, prima filiera integrata del pomodoro da industria in Italia, ha avviato un progetto sperimentale per la realizzazione del primo parco agrivoltaico per la coltivazione del pomodoro, in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza.
Per la realizzazione del parco sono stati necessari investimenti per circa 2 milioni di euro e sarà necessario circa un anno di lavoro. Al termine, Casalasco valuterà i risultati per considerare la possibile applicazione della tecnologia a più ampie estensioni. L’impianto Si estenderà su una superficie di circa 2 ettari in area industriale, nei pressi dello stabilimento di Casalasco a Fontanellato. I pannelli fotovoltaici saranno posizionati su strutture metalliche alte circa 5 metri, consentendo il regolare svolgimento delle attività agricole sottostanti. Grazie a un software, sviluppato in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, che raccoglierà e analizzerà costantemente i dati in ingresso, i pannelli saranno in grado di orientarsi per massimizzare l’assorbimento di energia solare e garantire la giusta quantità di luce alle coltivazioni. Il parco agrivoltaico avrà una capacità produttiva annua di circa 1600 MWh che, insieme all’energia prodotta dall’impianto di cogenerazione installato nel 2023 all’interno dello stesso sito di Fontanellato, sarà sufficiente a coprire oltre il 90% del fabbisogno energetico dello stabilimento.
L’impianto rientra in un più ampio piano di interventi programmati nei vari stabilimenti del gruppo a sostegno dell’ambiente e del valore complessivo di 24,5 milioni di euro. Casalasco attraverso il parco agrivoltaico ridurrà le emissioni di CO2 di 680 tonnellate l’anno. Con l’energia prodotta dal parco agrivoltaico verrà inoltre alimentato anche il nuovo Innovation center, in fase di realizzazione, sempre a Fontanellato, in un edificio attiguo alla palazzina uffici.
La sperimentazione sulla coltivazione di pomodori sotto i pannelli solari permetterà, inoltre, di identificare le varietà più adatte a questo tipo di coltura e ottimizzare il bilanciamento tra ombra e luce, migliorando così la qualità e la resa delle produzioni.
“Il parco agrivoltaico rappresenta un ulteriore importante passo verso un’agricoltura più sostenibile, integrata e innovativa – ha dichiarato Costantino Vaia, Ceo del gruppo Casalasco – La combinazione tra coltivazioni e impianti fotovoltaici offre nuove opportunità non solo per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale, ma anche per massimizzare i risultati delle produzioni. Siamo certi che questo progetto sperimentale possa fornire benefici significativi, per Casalasco, ma sicuramente anche per l’intera filiera del pomodoro che rappresentiamo, favorendo uno sviluppo più equilibrato e sostenibile del settore”.