Roma, 30 set. (askanews) – Al via da domani, primo ottobre, a cerca del tartufo di Alba, per la prima volta posticipata di una settimana rispetto alla tradizionale data dell’inizio dell’autunno. “Una scelta per proteggere il tartufo bianco dai cambiamenti climatici”, spiega l’assessore regionale alla Biodiversità e alla Tartuficoltura Marco Gallo. “uest’anno in Piemonte le precipitazioni sono state più frequenti, ma nelle ultime stagioni l’effetto della prolungata siccità si era fatto sentire con una scarsità di prodotto. Non solo. C’è il rischio che raccogliendo un prodotto non ancora maturo si comprometta la raccolta degli anni successivi. Ecco perché d’accordo con le associazioni dei trifolau, dopo aver raccolto anche il parere scientifico del Cnr, si è deciso di posticipare da quest’anno la stagione del tartufo bianco d’Alba di una decina di giorni, al primo ottobre. Cambia anche la data per la raccolta del tartufo nero pregiato che partirà il 15 dicembre”.
I numeri danno un’idea immediata del peso alla voce affari: 250 milioni fatturati tra ottobre e novembre per il solo mercato del tartufo. I responsabili della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba dicono che per ogni euro investito nel settore ne ritornano 55 di fatturato. E, in più, attorno alla filiera del tartufo ruotano circa 11mila addetti.
Tra ottobre e gennaio, quando il 31 si chiuderà la stagione della cerca, ci saranno ancora una ventina di eventi organizzati in Piemonte, soprattutto tra Cuneese, Astigiano e Alessandrino e collina di Torino, le zone più votate alla raccolta. E sabato 12 ottobre aprirà la 94esima edizione della “Fiera d’Alba”.
E quest’anno ci sarà un’opportunità in più: le Ferrovie dello Stato hanno deciso di istituire l’Espresso Langhe-Monferrato nell’ambito dei treni turistici per portare gourmet da Roma direttamente ad Alba, viaggiando di notte. I due treni sono programmati per il 25 e il 31 ottobre e prima di Alba si fermeranno a Asti e Nizza Monferrato per consentire ai turisti di scegliere anche mete diverse dalla capitale del tartufo.
Tra le prossime sfide, spiega l’assessore Gallo, “quella di destagionalizzare il tartufo. Ci proveremo già il prossimo anno con la prima fiera nazionale estiva del tartufo nero a Murisengo”. Solo quest’anno la Regione investirà più di 700mila euro per realizzare gli obiettivi previsti dal piano triennale per valorizzare il patrimonio tartufigeno del Piemonte. La regione ha destinato 50mila euro a iniziative legate proprio allo sviluppo del tartufo nero, una risorsa preziosa che la Regione intende valorizzare sempre di più, cui si sono aggiunti 35mila euro per iniziative legate al nuovo calendario di raccolta.